Dopo il dramma, l’ispettore Licari è tornato nel giorno di S. Agata: “Sono contento di essere vivo” – Video e foto

“Sono contento di essere vivo”. A quanti in Cattedrale, nel giorno di     S. Agata, lo hanno salutato e abbracciato, Luigi Licari ha risposto così: “Contento di essere vivo, stavo morendo e non sono morto”. Licari è l’ispettore di polizia municipale di Catania aggredito a colpi di casco da un giovane il 2 settembre dello scorso anno. E’ stato il sindaco di Catania Enzo Bianco a volere la sua presenza al Pontificale. In tanti lo hanno riconosciuto quando dal Comune è partito il corteo per il breve tragitto che porta dentro la Cattedrale.
IL VIDEO
“Luigi era sorretto dai suoi colleghi vigili urbani – racconta Matteo Licari, il fratello -, già per lui solo vedere i suoi compagni di lavoro, prima di abbracciarli, è stata un’emozione fortissima. Ho seguito ogni suo movimento, cammina ancora molto lentamente. Quando è entrato in Cattedrale, i militari presenti – senza che nessuno lo avesse ordinato – sono scattati in un saluto d’insieme. Questo ha colpito tantissimo mio fratello, non se l’aspettava. Davanti a lui, nel posto che gli era stato assegnato, s’è poi creata una fila tra prefetto, presidente della Regione e altre autorità: tutti a stringergli la mano e a dirgli della felicità di vederlo in Cattedrale nel giorno di S. Agata.
“Alla fine – aggiunge Matteo Licari – tanta emozione lo ha travolto, in senso buono, ed è scoppiato in lacrime. Soffre ancora tanto ma lunedì è stato per lui un momento di grande gioia. C’è da credere ancora, nonostante tutto, nella bontà della gente”.
La strada per la ripresa di Luigi è ancora in salita. I colpi ricevuti dall’aggressore hanno danneggiato la trasmissione neuronale.
Per questo si muove con difficoltà. E’ ancora sotto cura farmacologica e conta non poco che le medicine di cui ha bisogno deve pagarli di tasca propria. Lo stipendio, per via della ‘mancata presenza’, gli è stato decurtato del 30%. E’ da mesi che i familiari dell’ispettore attendono che il Comune attinga ad un fondo apposito riservato all’assistenza del personale di polizia municipale (il Comune di Foligno, per fare un esempio, ha voluto donare alla famiglia Licari una piccola somma per l’assistenza sanitaria detratta proprio da un fondo analogo).
Anche dopo l’abbraccio collettivo del giorno di S. Agata, Luigi Licari non ha smesso di avere parole di elogio per i medici che lo hanno operato. Passato l’incubo del dramma senza ritorno, questi significativi passi in avanti stanno a dimostrare la qualità dell’intervento. Vederlo in Cattedrale, confuso ed emozionato ma ‘presente’, è stato come un ‘segno’ per tutti i catanesi. Che ciò sia avvenuto nel giorno di S. Agata scalda il cuore di quanti hanno creduto e pregato perché ciò avvenisse.

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