Anche il gruppo politico “Adrano 2.0”che fa riferimento al deputato del Pd Sammartino chiede le dimissioni dei consiglieri comunali Floresta e Ingrassia indagati dalla Procura di Catania per il reato di corruzione elettorale.
“Alla luce dei nuovi risvolti giudiziari inerenti l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale che riguarda direttamente l’elezione di due consiglieri comunali Floresta e Ingrassia – scrive in una nota Adrano 2.0 – riteniamo opportuno unirci alla richiesta del Presidente del Consiglio riguardo le dimissioni, o l’immediata autosospensione dei due consiglieri, poiché siamo convinti sia necessario consentire al Consiglio di continuare a lavorare senza l’onta di un accusa tanto infamante, non gettare ombre sull’immagine del Consiglio deve essere imperativo per chiunque ricopra un incarico pubblico”.
In prima battuta è stato il presidente del Consiglio comunale Aldo Di Primo a chiedere ai due consiglieri di fare un passo indietro, dimettendosi o sospendendosi dal proprio incarico istituzionale.
“Con ciò – continua la nota – non intendiamo certo sostituirci agli organi inquirenti competenti, data la nostra cultura garantista, ma non possiamo fingere che questa situazione non metta in difficoltà tutti compromettendo la credibilità delle istituzioni; riteniamo pertanto irrazionale la risposta addotta dal consigliere Floresta, poiché il rispetto e la tutela della credibilità delle istituzioni e il funzionamento delle stesse non può essere subalterno ad una questione di orgoglio personale. Auguriamo ai due consiglieri di poter dimostrare la loro estraneità ai fatti”. Anche il Movimento “Adrano Attiva”, per la cui lista omonima si sono candidati i due consiglieri indagati, hanno chiesto le dimissioni: “Permanere nel ruolo – si legge in una nota – sarebbe un gesto di grande arroganza”.
Al presidente Di Primo, Federico Floresta aveva risposto di non avere intenzione di dimettersi o autosospendersi: “Essendo caduta l’accusa di mafia non ha più senso autosospendersi. Lo avrei fatto in caso contrario per non inficiare i lavori del consiglio e non mettere a ”rischio scioglimento” il Consiglio comunale stesso. Ricordo a tutti che ancora non c’è neanche il rinvio a giudizio”.
federico 50euro e la signora margherita cosi li chimano ora. vergogna