“Il fatto che il presidente cinese abbia scelto su venti regioni la Sicilia per questa sua breve visita, la dice lunga sulla curiosità che la cultura siciliana alimenta nei confronti dei cinesi”.
Lo ha detto ieri il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, parlando con i giornalisti a margine della visita del presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping.
“Sta crescendo la presenza dei turisti cinesi in termini di arrivi e presenze, il nostro assessore e’ stato gia’ a Pechino e abbiamo la certezza che entro l’autunno sara’ istituita una tratta aerea diretta fra Palermo e la capitale cinese”. “Certo – ha aggiunto Musumeci – rimane la possibilità per la Sicilia di avere un ruolo nella via della Seta, rimane il memorandum, ma di tutto questo non abbiamo parlato col presidente perché il cerimoniale era molto rigoroso. Voi capite che intercettare la Via della Seta significa avere infrastrutture, ma agli appuntamenti si arriva puntuali e preparandosi quindi dobbiamo subito sederci attorno a un tavolo col governo nazionale e capire cosa vogliamo fare della Sicilia nella Via della Seta e organizzarci di conseguenza per individuare le priorità e investire su quelle”.
XI JINPING: “MIA VISITA SPOT PER LA SICILIA”
”Questa mia visita a Palermo è stato un grande spot per la città e la Sicilia. Sono sicuro che in futuro verranno milioni di turisti cinesi”. A dirlo è stato il Presidente cinese Xi Jinping durante la sua visita a Palazzo reale, come racconta il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè che con la moglie Elena hanno accolto, ieri pomeriggio, a Palazzo dei Normanni, il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping e la moglie Peng Liyuan. “Benché la Cina sia molto ricca di opere d’arte, Xi e la moglie non hanno nascosto lo stupore per la bellezza del Palazzo Reale e della Cappella Palatina, dove hanno concentrato la loro attenzione sui serpenti-draghi, mirabilmente illustrati da Giovanni Scaduto, storico dell’arte della Fondazione ”Federico II”. Decorazioni che hanno molte somiglianze con quelle cinesi – si legge in una nota -Xi Jinping ha attraversato la Sala dei Viceré, ha visitato la Sala Pompeiana e la Sala cinese, dove ha subito notato che alcune scritte in cinese ”non hanno alcun significato”, ha detto. Lungo il corridoio che porta alla Stanza di Ruggero, si è soffermato davanti ad un quadro raffigurante la Palazzina cinese di Palermo e ha chiesto: ”Esiste ancora?”. Ma la sorpresa maggiore per Xi è stata l’esibizione del puparo più giovane del mondo, Antonio Trancredi Cadili, di 8 anni, che, nella Torre Pisana, ha rappresentato un brano dell’Opera dei Pupi: il dialogo tra Orlando e la bellissima Angelica, che era originaria del Catai, la nuova Cina. Come dire che i rapporti tra la Sicilia e la Cina affondano le radici nei secoli.
Alla fine della breve rappresentazione, il presidente Miccichè ha donato al presidente cinese il pupo rappresentante Angelica. ”Avere dato il benvenuto al presidente della Cina e alla moglie – ha detto Antonio Tancredi Cadili – resterà per sempre nel mio cuore. Ringrazio il presidente Miccichè di avermi dato questa opportunità. Spero un giorno di potere andare in Cina con lo stesso presidente dell’Ars”. Particolarmente colpito dalla bravura di Antonio, il presidente Xi ha aggiunto che ”anche in Cina, nella provincia del Fujian, c’è uno spettacolo di pupi e sarei felice di invitarti per fartelo vedere”, ha detto, rivolgendosi al piccolo puparo. La moglie Peng Liyuan si è intrattenuta a parlare con il sottosegretario allo Sviluppo economico, Michele Geraci che per anni ha vissuto in Cina e, commentando la performance di Andrea Bocelli, al Quirinale, ha sottolineato che Puccini scrisse la Turandot pur non essendo mai stato in Cina. A conclusione della visita, il presidente dell’Assemblea regionale, Miccichè, ha precisato che ”non si è parlato né di accordi, né di affari. È venuto qui in vacanza e ci ha fatto il regalo migliore, perché, conoscendo il mondo cinese, appena si saprà che il presidente Xi è venuto qui per turismo, dovremo raddoppiare gli aeroporti”.