La storia che state per legge l’ha pubblicata qualche giorno fa il sito tuttocalciocatania.com che ringraziamo per averci permesso di riproporlo. Riguarda una squadra di calcio fondata da emigrati adraniti.
Fondata da emigrati catanesi di Adrano, la squadra di Kirchheim unter Teck lotta per la salvezza in Categoria (KreisLiga) e sogna un’amichevole a Torre del Grifo con i rossazzurri italiani.C’è un Catania in giro per il mondo che lotta per salvarsi. Beh, non stiamo ovviamente parlando della squadra rossazzurra che lotta per vincere il campionato di Lega Pro, ma di una piccola compagine di provincia che gioca in Germania. Infatti vicino Stoccarda, nel Baden-Württemberg, troviamo l’AC Catania. La formazione locale disputa il campionato di Seconda Categoria.Una difficile stagione per la piccola squadra della cittadina di Kirchheim unter Teck, comune tedesco di quasi 40 mila abitanti vicino la città di Stoccarda. E i legami con la provincia di Catania esistono dato che 50 anni fa alcuni emigranti da Adrano, comune di poco più di 35 mila anime a 36 km dal capoluogo etneo, decisero di fondare questa squadra, utilizzando anche i colori della squadra siciliana. Il presidente della piccola formazione tedesca, Domenico Pienabarca, parla così della compagine: “La squadra fu fondata da emigrati di Adrano che adesso sono tornati a vivere proprio nella terra natale. Fino agli anni 90 la formazione disputava un campionato a parte, con seconde squadre, poi siamo stati accorpati con le altre squadre tedesche. Per diversi anni abbiamo giocato in Promozione, poi un brusco calo. Adesso speriamo di poter continuare così e toglierci altre soddisfazioni”.
La squadra è composta da atleti di origine italiana, turca e tedesca. Un bel mix di varie nazionalità e anche un messaggio per l’integrazione sociale non solo sul campo. Tra i tesserati italiani abbiamo 2 soli tesserati di origine catanesi, Domenico Pienabarca di Adrano che e´ il Presidente e gioca da diversi anni con i colori rossazzurri. Domenico e´ uno dei portieri della rosa, nonostante l’eta´ si diverte e ci diverte vederlo tra i pali, la nonna ha origini catanesi, ha vissuto per moltissimi anni nelle zone di San Cristoforo, Domenico ne parla sempre fiero e anche lui si sente catanese di citta´. Poi abbiamo Manuel Lombardo catanese Doc, che onora in ogni minuto la maglia. Lombardo con orgoglio porta in alto i colori rossazzurri, si è aggregato a noi nella stagione corrente 2018/2019. Manuel ha caratteristiche difensive ma si sacrifica per la squadra giocando anche fuori ruolo. “Per me e’ motivo di orgoglio indossare questa maglia – dice Lombardo – sono legato a Catania e indossando questi colori mi sento piu´ vicino alla mia citta´. E´ una realta´ molto difficile la vita in Germania, sono qui da 3 anni lasciando tutto anche gli affetti piu´ stretti per motivi di lavoro. Quando ho le ferie la maggior parte delle volte vengo sempre a Catania, non possono mancare le abitudini siciliane o a maggior ragione il cibo tipico siciliano, arancini, carne di cavallo, cannoli e molto altro, non possono mancare nemmeno le passeggiate nel quartiere nativo (San Cristoforo), sono nato e cresciuto li, le mie radici sono rimaste forti. I mio numero di maglia (14) l´ha scelto mio figlio”. I ragazzi sono lavoratori e si sono perfettamente integrati nella realtà locale, ma con la passione per il calcio: divertimento sano e anche successi. Il presidente segue con attenzione le vicende del ‘Catania italiano’ e si dice rammaricato per gli ultimi avvenimenti: “Seguo con interesse il calcio italiano, ho apprezzato tanto il Catania negli anni della Serie A, da Marino a Maran, passando per Mihajlovic, Montella, Simeone e tanti bravi allenatori passati dalla Sicilia. Mi è dispiaciuto tanto non poterlo vedere più in Serie A, spero che presto possa tornare nel calcio che conta”. Il Presidente conclude con un augurio, quello di poter giocare un’amichevole con il Catania: “Si, sarebbe una bellissima idea quella di tornare in Sicilia nel periodo estivo e organizzare a Torre del Grifo un’amichevole con il Catania. Sarebbe uno splendido regalo ai nostri ragazzi, anche un’occasione per ritornare in Italia e soprattutto in Sicilia, terra splendida e ricca di storia”.