Il sindaco Naso ci riprova. Dopo avere fallito, ieri in Consiglio comunale, la possibilità di chiedere una anticipazione di liquidità pari a 2 milioni e 600 mila euro, ha scritto una lettera al presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, nella quale chiede “…di voler proporre alle autorità governative nazionali una modifica del termine…al fine di consentire ai comuni come Paternò di poter usufruire dell’anticipazione di liquidità di cui trattasi, da cui ne trarranno importanti benefici i creditori dell’Ente”.
Il sindaco nella lettera-mail inviata al presidente dell’Anci richiama le pesanti sanzioni applicate ai Comuni che non inoltreranno la richiesta entro il 28 febbraio, “…tra cui – scrive – rientra questo Ente a causa di impedimenti tecnici che non hanno consentito al Consiglio comunale di approvare entro la data di cui sopra la propedeutica ed indispensabile deliberazione consiliare di autorizzazione”.
Nella parte finale della missiva ad Orlando, il sindaco conclude presagendo scenari foschi per la comunità paternese: “Aggiungo che il raddoppio delle misure…pregiudicherà gli equilibri di bilancio, mettendo a repentaglio l’espletamento dei servizi essenziali”.
Dopo gli attacchi di ieri del primo cittadino contro i consiglieri di opposizione che non sono entrati in aula, il cartello di sigle formato dall’associazione giovanile, Attiva, DiventeràBellissima Giovani, Muoviti Paternò, Giovani di Forza Italia e Agire, ha diffuso un comunicato nel quale denuncia “…l’atteggiamento intimidatorio di Naso che mette in pericolo la credibilità delle istituzioni.
“L’attacco al Consigliere Anthony Distefano – si legge nel comunicato – e più in generale a tutta l’opposizione, è un’istigazione alla violenza. E’ il tentativo di scaricare sugli altri le responsabilità politiche, amministrative e organizzative che ormai sono diventate insostenibili. Dalla politica del confronto e della programmazione, siamo passati a quella della rissa e della diffamazione; con il pericolo che queste azioni, possono incoraggiare a creare un clima di odio e di paura in una città, già segnata da fenomeni simili”.
Parole dure che invitano tutti a fare un passo indietro.
“L’opposizione – continua il comunicato – è coerente al mandato degli elettori e la maggioranza deve prendere atto del proprio fallimento politico. La città non può essere ostaggio delle faide interne alla maggioranza finalizzate all’ottenimento di assessorati e sottogoverni.
… La democrazia presuppone l’esercizio del confronto e non della minaccia. Il trucco di scaricare sugli altri, le proprie responsabilità è il segno tangibile del fallimento di un programma che non si basava sulle idee ma sulle minacce. Un clima quasi di “squadrismo” che affiora ovunque e un Sindaco che ha, in questi giorni, gettato la maschera e mostrato la sua vera natura. Siamo indignati e preoccupati. Se questa città si avvia verso il disastro è colpa di chi ha amministrato fino ad oggi – nascondendo le sue azioni – e quelle di chi l’ha preceduto. Un documento economico così delicato, portato in Consiglio all’ultimo minuto, senza nemmeno averlo discusso con l’opposizione e forse nemmeno con la maggioranza. Un documento che nascondeva debiti assunti per ragioni forse discutibili. Un documento non approvato perché la maggioranza non c’era in aula, perché le faide la stanno lacerando, perché non riesce a programmare le proprie azioni.
“Chiediamo a tutte le forze democratiche – si legge nel comunicato – di prendere una posizione a difesa della democrazia contro gli squadrismi di piazza e mediatici. I documenti mandati in onda su CiakTelesud sono una testimonianza di questo clima grave che si riassume nel gesto intimidatorio del Sindaco nei confronti di Anthony Distefano, forse il Sindaco non ha notato che la campagna elettorale è finita da 2 anni, o forse non è mai finita. Ci mancava solo che avesse urlato – in TV e in conferenza stampa – “tutte chiacchere e distintivo” e avremmo avuto l’ennesima prova di questa brutta stagione politica in città. Ora basta, Ricostruiamo questa città pensando allo sviluppo reale”.