Per ottenere un cospicuo risarcimento dal Comune ha sostenuto di essere stato morto da un cane randagio, quando in realtà ad aggredirlo era stato l’animale domestico di un cittadino. Adesso un uomo, residente a Partanna (Trapani), è stato citato in giudizio per tentata truffa all’ente locale davanti al Tribunale di Sciacca (Agrigento) “perché mediante artifici e raggiri – si legge nell’atto di citazione in giudizio – si recava presso la guardia medica locale per farsi refertare (delle lesioni dovute al morso di un cane, ndr) – dichiarando falsamente di essere stato attaccato da un randagio mentre in realtà era stato aggredito dall’animale di un concittadino”. Avrebbe poi presentato tutta la documentazione medica sulle lesioni riportate per addossare la responsabilità al Comune, che ha respinto la richiesta di risarcimento. Adesso l’uomo dovrà presentarsi in udienza il prossimo 24 maggio. “Il maldestro tentativo di raggirare l’ente locale – afferma il sindaco Nicolò Catania – si è concluso con la citazione in giudizio della persona in questione e con un procedimento penale a suo carico che vede il Comune come parte offesa. Una storia di furbizia spicciola che si è ritorta contro lo sprovveduto truffatore”. L’uomo rischia la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa che va da 51 a 1.032 euro.