Il sistema era sempre lo stesso. Società decotte venivano trasferite a Londra o in Croazia per sfuggire alle istanze di fallimento o ai titoli esecutivi dell’erario. L’esperto catanese, regista dell’operazione, gia’ indagato per gli stessi reati dalla procura di Torino, era l’avvocato Mariolino Leonardi, abbastanza conosciuto in città, secondo la procura la mente di una sfilza di operazioni maturate all’estero con il chiaro fine di eludere il fisco, e in alcuni casi anche di sottrarsi al pagamento degli stipendi dei dipendenti. Leonardi è stato arrestato e rinchiuso in carcere. Reati contestati: bancarotte fraudolente (patrimoniali e documentali) e reati tributari (sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte) nonché autoriciclaggio e riciclaggio.
Stabilite anche dieci interdizioni dall’esercizio di imprese. Indagati, ma non raggiunti da provvedimenti, due consulenti finanziari, referenti per le localizzazioni delle imprese in Croazia e in Gran Bretagna.
I NOMI DEI PROFESSIONISTI COINVOLTI
Questi i nomi dei professionisti coinvolti nell’inchiesta: avv. Mariolino Leonardi, classe 1963, misura cautelare in carcere.
Giuseppe Bentivegna, indagato, classe 1961, commercialista e consulente aziendale, (non potrà esercitare l’attività per un anno).
Divieto temporaneo di esercitare la professione per un anno anche per Sebastiana Alescio,classe 1963, Daniele Romano (1981), Monia Incardona (1985).
Divieto di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche per un anno: Carmelo Belfiore, classe 1967, Antonio Pardo, classe 1960, Antonio Mascali, classe 1950, Salvatore Mascali, classe 1978, Anna Mascali (1977).
DAL FALLIMENTO “D’ARRIGO” PRENDE LE MOSSE L’INCHIESTA
L’inchiesta “London Windows” nasce dal fallimento del gruppo D’Arrigo. Vede coinvolto anche il dottore commercialista Giuseppe Bentivegna interdetto dall’attivita’ lavorativa per un anno cosi’ come un gruppo di societa’ riconducibili Sebastiana Alescio, Daniele Romano e Monica Incardona per le societa’ Sir Catering e Food and Catering, Carmelo Belfiore per la Europa 2000 Costruzioni, Antonino pardo per la Martina srl e la Urbanistika Jdoo. E infine la famiglia Mascali Antonino e i figli Salvatore e Anna proprietari della Lavanderia Automatica Industriale Catanese e la Medilav, poi trasformate in Croazia in Mas. Le societa’ una volta trasferite all’estero da oltre un anno riuscivano a sottrarsi alle istanze di fallimento da parte della procura. Il gip nell’inchiesta di oggi ha disposto il sequestro per equivalente di 10 milioni di euro e l’interdizione dell’esercizio dell’attivita’ d’impresa per la durata di un anno nei confronti di 4 societa’ commerciali (Food & Catering srl, attiva nella ristorazione con sede a Melilli, Siracusa; Urbanistika J.d.o.o., attiva nel settore delle costruzioni avente la sede legale a Pula in Croazia; M.a.s. Srl. e la M.a. Management D.oo., entrambe operanti nel lavaggio industriale, la prima con sede a Catania e la seconda in Croazia). Per la M.a.s. srl il gip ha nominato un commissario giudiziale per consentire la prosecuzione delle attivita’.
“C’e’ un’attivita’ investigativa che trae spunto da una intuizione: il fatto che nell’arco di meno di un anno vengono pronunciate tre sentenze di fallimento che fanno riferimento ad uno stesso gruppo familiare imprenditoriale, quello dei D’Arrigo. E’ da qui che e’ stato possibile comprendere come i professionisti che vengono nominati come difensori nelle pratiche concorsuali, come l’avvocato Mariolino Leonardi, non sono soggetti che prestano solo la loro consulenza giuridica alle ditte, ma che attraverso la creazione fraudolenta di societa’ inglesi e croate assorbono l’incorporazione di quelle italiane fallite. E’ cosi’ che evadendo il fisco, non pagando dipendenti e usufruendo di capitali, si droga il mercato imprenditoriale”. Lo ha detto il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro.