Biancavilla, in casa Portale ogni giorno della Novena è dedicato a qualcuno: a raccolta figli, nipoti e parenti

Biancavilla, in casa Portale ogni giorno della Novena è dedicato a qualcuno: a raccolta figli, nipoti e parenti

L’inizio della Novena a Biancavilla è un ordine gioioso al quale nessuno pensa di disobbedire.

Non c’è tradizione che si rispetti come questa, tramandata di generazioni in generazioni. Un’antica usanza che vede ogni anno, in numerosissime vie davanti gli altarini o nei presepi allestiti dentro casa, fedeli e suonatori riuniti in allegri e gioiosi canti in attesa del santo giorno. Come di consuete tradizioni, rispondono subito – i figli, i nipoti, i parenti tutti, i vicini e chiunque voglia condividere questo momento – alla chiamata della famiglia di Portale Placido, quando arriva il giorno in cui iniziano le Novene.

È un evento oramai da anni imperdibile quello che si svolge in casa Portale, durante il quale Placido – il padrone di casa – decide di dedicare ogni giornata a qualcuno o a qualche situazione in particolare – come agli studenti o alle coppie o ai bambini – facendo anche una preghiera in merito, per poi dare inizio ai canti. I suonatori con i loro rispettivi strumenti – tromba, trombone, fisarmonica e batteria – iniziano a intonare il primo canto in latino per proseguire dopo con la canzone Tu scendi dalle stelle, già dalle prime note i più piccoli iniziano a ballare ed applaudire a ritmo, condividendo il momento di festa.

Successivamente ecco che iniziano i canti in dialetto, conosciuti a memoria e intonati perfettamente dai più grandi, mentre i più giovani (che conoscono meno il dialetto) non devono comunque preoccuparsi perché, prima di cominciare, vengono distribuiti a tutti i presenti dei fogli contenenti i testi delle canzoni.
Concluso il momento tradizionale, la comunità tutta riunita coglie l’occasione per scambiare due chiacchere e intrattenersi qualche minuto, organizzandosi anche per la Novena del giorno seguente, per poi andare via con il cuore pieno dell’attimo condiviso appena vissuto

Riguardo l'autore Giusy Papotto

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