Paternò, i consiglieri della ‘sfiducia’ a Naso criticano il valzer di nomine del sindaco: due siluri e quattro bombe

Critiche sulla composizione della nuova giunta a Paternò giungono dai consiglieri Benfatto, Virgolini , Lauria, Frisenna, Francesco Borzí, Terranova, Paternó, Piana.

In pratica gli otto consiglieri proponenti la mozione di sfiducia, firmata nelle scorse ore anche dal consigliere Giuseppe Sinatra. “Due siluramenti in uscita e quattro bombe in entrata. E così l’amministrazione Naso riapre il valzer di nomine ancora una volta dopo 2 anni e mezzo senza completare la giunta. I due siluri sono per l’assessore Ciccia e per l’assessore Messina” dicono i consiglieri di opposizione, i quali per Ciccia sostengono che è stato “licenziato dopo un posto fisso di due anni e mezzo, il cui unico prodotto è stato il progetto aberrante dei 1078 stalli a pagamento che per noi meritava un congedo con disonore. Messina invece si è autoeliminato dopo appena otto mesi ma percorrendo lo svincolo obbligatorio all’uscita”.

Il recente rimpasto di giunta “disgusta” – dicono i firmatari della mozione- “perché rappresenta l’espressione politica peggiore che si possa mostrare ai cittadini. Non si tratta di un cambio di passo ma della classica manovra di palazzo, fatta in attesa dell’esito della Cassazione, cioè del pagamento di cambiali politiche e/o compravendita di pedine che ancora una volta schiacciano il bene comune e l’interesse dei cittadini privando costantemente Paternò della qualità nella gestione della cosa pubblica” Una operazione per fare “credere” che la maggioranza intorno al sindaco si sarebbe ricompattata ma che “in realtà è il premio di consolazione per acquietare i mercenari di turno” . E sulle critiche espresse dal sindaco sulla iniziativa promossa dai consiglieri per la sfiducia, quest’ultimi ritengono che il primo cittadino non da “riscontro politico alla mozione, non si assume la responsabilità critica di un’azione come quella fatta da noi. Ricordiamo al Sindaco che il suo anacronismo, il suo vivere in un tempo che non è più che sta letteralmente paralizzando e soffocando la città”.