Scendono in strada e nelle piazze i sindacalisti della Flai Cgil per incontrare all’alba lavoratori e lavoratrici delle campagne per la campagna “Diritti in campo”, iniziativa di informazione e sensibilizzazione contro lo sfruttamento del lavoro e il caporalato.
Dopo Comiso, Vittoria, Acate, a Scordia e Lentini, questa mattina la Flai Cgil è a a Paternò, Adrano e Biancavilla per incontrare lavoratrici e lavoratori. Insieme ai sindacalisti anche attivisti e attiviste del mondo dell’associazionismo.
Domani a Catania l’evento conclusivo, nell’Aula magna della Facoltà di Scienze politiche alle ore 10, con la partecipazione di Giovanni Mininni, segretario generale Flai nazionale, e del segretario regionale Tonino Russo.
“Dopo le tappe estive e la presentazione del VII Rapporto agromafie e caporalato siamo nella terra delle arance, del pachino e delle serre per ribadire la necessità di un intervento sistemico, ampio, che deve vedere coinvolti il sindacato, le istituzioni, la rete del Terzo settore, insieme per dare risposte adeguate a sconfiggere questo fenomeno- ha detto Silvia Guaraldi, segretaria nazionale della Flai -La Flai Cgil è in campo per denunciare quanto avviene nelle campagne e per chiedere che siano applicate le norme, che si intensifichino i controlli, che si torni ad avere un luogo pubblico e trasparente per l’incrocio di domanda e offerta di lavoro, che si diano risposte per il trasporto dei lavoratori e delle lavoratrici, che siano realizzate vere politiche di accoglienza a partire dall’annosa questione degli alloggi e degli insediamenti informali”.
In Sicilia i braccianti agricoli con un contratto, benché il più delle volte flessibile e stagionale, sono circa 140mila. Le aree di sfruttamento nell’isola individuate dall’Osservatorio Placido Rizzotto sono 53. “Puntiamo a incontrare i lavoratori nei loro luoghi – spiega il segretario generale della Flai Sicilia Tonino Russo – per stanare disagio e irregolarità e spianare loro la strada all’affermazione dei propri diritti”.