GenerAzione Adrano: “Condanna sindaco Mancuso è vicenda tutt’altro che privata”

GenerAzione Adrano: “Condanna sindaco Mancuso è vicenda tutt’altro che privata”

“Auguriamo al sindaco Mancuso di poter difendersi meglio in appello, ma le sue considerazioni rilasciate alla stampa sulla condanna a 3 anni e 10 mesi e di 5 anni di interdizione dai pubblici uffici ci lasciano increduli”.

Esordisce così la nota dell’associazione GenerAzione Adrano, firmata dal presidente Salvo Monciino, sulla vicenda giudiziaria che interessa il primo cittadino adranita, condannato in primo grado dal Tribunale di Messina.
“Mancuso – prosegue la nota – derubrica una condanna penale a un fatto privato che nulla c’entra con la sua carica, e parla di detrattori e mascariamenti. L’unico mascariamento è quello di un sindaco che mal sopporta che i cittadini si possano interrogare sull’ opportunità che un primo cittadino continui a guidare una città e gestirne le risorse dopo una condanna per un reato penale grave.

Quando non si ha la forza di accettare che si possano incrociare la sfera pubblica e quella privata si può sempre ricorrere alle dimissioni. D’altronde che la vicenda sia tutt’altro che privata l’hanno decretato i giudici che hanno inflitto 5 anni di interdizione dai pubblici uffici, non la gente comune.
Riteniamo che Mancuso ancora una volta mistifichi la realtà aizzando i suoi sostenitori contro presunti golpisti con il solo scopo di nascondere i suoi fallimenti amministrativi: come la mancata inaugurazione di via Roma annunciata in pompa magna per l’8 dicembre, o il fatto che non abbia saputo gestire i lavori di rigenerazione urbana, per i quali si deve ringraziare il commissario Sajeva, infatti una disordinata programmazione dei lavori ha danneggiato decine di attività commerciali alcune delle quali hanno addirittura chiuso per mesi, con effetti devastanti per la nostra economia.
Mancuso mentre risolve i suoi problemi penali ci dica qual è la visione che ha per il futuro di Adrano. Sono passati tre anni e ancora non si comprende in che direzione vuole portare la città, e non ci dica che il futuro di questa comunità passi per le centinaia di migliaia di euro spesi ad ogni festività, che nulla incidono per il futuro sviluppo strategico ed economico della nostra città.

La fortuna di essere persone libere che possono sempre dire come la pensano senza ipocrisie è secondo noi un bene irrinunciabile della vita, e noi siamo felici di poterne godere”.

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