Aci S. Antonio, GdF sequestra società per frode fiscale: a una nuova impresa i beni della società fallita

Aci S. Antonio, GdF sequestra società per frode fiscale: a una nuova impresa i beni della società fallita

Ad Aci S. Antonio i Finanzieri della compagnia di Acireale hanno dato esecuzione a un’ordinanza di sequestro preventivo, in relazione al reato di bancarotta fraudolenta, dell’intero compendio aziendale di una società a responsabilità limitata che opera nel settore della plastica.

Il sequestro comprende le quote societarie, i conti correnti e i beni strumentali.

Il sequestro è per un valore complessivo di quasi 400 mila euro. È stata, inoltre, disposta la nomina di un amministratore giudiziario per la gestione della società sequestrata.

Le indagini avrebbero consentito di far emergere un sistema di frode a danno dei creditori, in particolare dell’Erario. Le indagini hanno preso avvio a seguito di specifica delega da parte della Procura della Repubblica di Catania, con l’obiettivo di esaminare in dettaglio le dinamiche relative al dissesto finanziario della società fallita. All’esito, sarebbe emerso un disegno fraudolento che avrebbe visto il coinvolgimento di O. M. B. il quale ha precedenti per concorso esterno in associazione mafiosa. Il meccanismo di frode si sarebbe basato su uno schema operativo finalizzato a sottrarre beni e risorse dalla società fallita per trasferirli a una nuova entità giuridica, a prezzo irrisorio rispetto al loro valore, con l’obiettivo di eludere le responsabilità patrimoniali e fiscali. L’illecita alienazione avrebbe riguardato il patrimonio aziendale della società fallita, comprendente know-how, dipendenti, fornitori e clienti, trasferito integralmente alla nuova impresa. In tal modo, la “New Company” avrebbe potuto proseguire l’attività imprenditoriale con i beni della fallita senza tuttavia farsi carico dei rilevanti debiti e passività accumulati. Tale cessione sarebbe stata quantificata in quasi 3 milioni di euro, con un danno patrimoniale complessivo di circa 1,5 milioni di euro a carico dei creditori, in particolare dell’Erario.

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