Il verdetto finale arriverà giovedì sera, 5 settembre, nel corso di una diretta-differita su Rai 1, in seconda serata.
Gli appassionati di teatro assisteranno alla finale della XXI edizione del Premio Le Maschere del Teatro Italiano, sorta di ‘David di Donatello’ della prosa italiana.
In lizza, tra gli altri, ci sono due spettacoli firmati dal Teatro Stabile di Catania che si conferma fenomenale e prolifica fabbrica di Cultura, grazie al lavoro del direttore Graziano Piazza e del presidente Rita Gari Cinquegrana.
Nella sezione ‘Migliore spettacolo di prosa’ concorre ‘Esercizi di stile’ per la regia di Emanuela Pistone: dovrà vedersela con ‘Come tremano le cose riflesse nell’acqua’ regia Liv Ferracchiati e ‘Un curioso accidente’ regia Gabriele Lavia. Nella sezione ‘Migliori luci’ l’opera ’Esercizi di stile’ raddoppia con la nomination di Gaetano La Mela, talentoso ‘lighting designer’ di Adrano. La terna comprende anche Gianni Carluccio per Clitennestra e Gigi Saccomandi per Anna Karenina.
A decretare il vincitore dei ‘trielli’ (duelli a tre, come nei film di Sergio Leone) sarà una corposa giuria di esperti – circa mille tra critici, giornalisti, attori e operatori di settore -, presieduta da Gianni Letta. Per il ‘Maestro delle luci’ Gaetano La Mela è la prima sfida importante e, al tempo stesso, un importante e strameritato riconoscimento dopo anni di lavoro pregiato a fianco dei più apprezzati registi italiani. E che ciò avvenga con uno spettacolo caleidoscopico e colmo di trovate pare una benedizione.
“Esercizi di stile”, infatti, è andato in scena con enorme successo nel maggio di quest’anno. La pièce teatrale, versione italiana di Umberto Eco di un’opera dello scrittore e drammaturgo francese Raymond Queneau, offre lo spunto per una strepitosa interpretazione dei tre attori catanesi in scena: Emanuela Pistone (anche regista), Francesco Foti e Agostino Zumbo. Il progetto luci e l’animazione grafica di Gaetano La Mela inseguono e assecondano il meraviglioso turbinìo di varianti (40 anzichè 99 come nell’originale) nel modo di raccontare una storia.
Nella terna finalista che riguarda la migliore attrice protagonista c’è un altra perla prodotta dallo Stabile di Catania, ‘Anna Karenina’ interpretato dall’attrice romana Galatea Ranzi.
FOTO DI ANTONIO PARRINELLO
Qui di seguito l’elenco completo delle nomination:
Migliore spettacolo di prosa concorrono
Come tremano le cose riflesse nell’acqua regia Liv Ferracchiati
, Un curioso accidente regia Gabriele Lavia
, Esercizi di stile regia Emanuela Pistone
Migliore regia concorrono
Gabriele Lavia per Un curioso accidente,
Massimo Popolizio per L’albergo dei poveri
, Peter Stein per Crisi di nervi
Migliore attore protagonista concorrono Umberto Orsini e Franco Branciaroli per I ragazzi irresistibili , Paolo Pierobon per De Gasperi: l’Europa brucia , Massimo Popolizio per L’albergo dei poveri
Migliore attrice protagonista concorrono Federica Di Martino per Un curioso accidente, Maria Paiato per Boston Marriage, Galatea Ranzi per Anna Karenina
Migliore attore non protagonista concorrono Giovanni Crippa per De Gasperi: l’Europa brucia, Stefano Santospago per La casa nova , Massimo Verdastro per Fedra
Migliore attrice non protagonista concorrono Gaia Aprea per Fedra-Ippolito portatore di corona ,Isabella Ferrari per La ragazza sul divano, Manuela Mandracchia per Agosto a Osage County
Migliore attore/attrice emergente concorrono Francesca Astrei per Il cavaliere inesistente, Giovanni Cannata per Come tremano le cose riflesse nell’acqua , Zoe Zolferino per L’Albergo dei poveri
Migliore interprete di monologo concorrono Luigi Lo Cascio per Pà, Peppino Mazzotta per Radio Argo Suite, Umberto Orsini per Le memorie di Ivan Karamazov
Migliore scenografo concorrono Gianni Carluccio per Clitennestra , Marta Crisolini Malatesta per Anna Karenina, Marco Rossi e Francesca Sgariboldi per L’albergo dei poveri
Miglior costumista concorrono Ferdinando Bruni per I corpi di Elizabeth, Marta Crisolini Malatesta per Anna Karenina, Carlo Poggioli per Antonio e Cleopatra
Migliori musiche concorrono Antonio Di Pofi per Il caso Kaufmann , Pasquale Scialò per Clitennestra, Giovanni Sollima per Aiace
Migliore autore di novità italiana concorrono Lucia Calamaro per L’origine del mondo, Angela Demattè per De Gasperi: l’Europa brucia, Giancarlo Sepe per Femininum Maskulinum
Migliori luci concorrono Gianni Carluccio per Clitennestra, Gaetano La Mela per Esercizi di stile, Gigi Saccomandi per Anna Karenina