«La questione della cenere vulcanica dell’Etna non dovrebbe essere considerata un’emergenza, ma una normalità, e come tale deve essere trattata.
Nei prossimi giorni interrogherò il Ministero delle Infrastrutture, l’Enav e l’Enac per capire se ci siano carenze nella gestione dello scalo aeroportuale. Mi sembra anomalo che ancora oggi non esistano strumenti adeguati per affrontare questa situazione con maggiore celerità. Magari mi sbaglio, ma ritengo che nel 2024 dovremmo disporre di mezzi idonei per rendere l’aeroporto operativo più velocemente rispetto ai tempi attuali. È necessario anche valutare quanto si stia facendo per potenziare l’aeroporto di Comiso, affinché sia in grado di assorbire i flussi di traffico che vengono regolarmente dirottati da Catania».
Lo dichiara in una nota il vicecapogruppo vicario di Fratelli d’Italia alla Camera, Manlio Messina.
L’aeroporto di Catania – prosegue Messina – è troppo strategico per permettere che la questione della cenere vulcanica venga trattata con superficialità da parte dei gestori dello scalo. Inoltre, interrogherò il Ministero del Turismo per comprendere se intenda sostenere la città di Catania e il suo hinterland con una campagna mediatica che chiarisca come gli eventi legati all’Etna non siano catastrofici, come a volte appare su certi quotidiani, anche esteri. Si tratta di fenomeni sporadici che non arrecano alcun pericolo per la cittadinanza e i turisti», conclude l’esponente di Fdi.