«La Vespa della Piaggio è un nostro patrimonio, un linguaggio universale dell’Italia nel mondo e non può essere lasciata ferma in un garage. Per questo, la Lega chiede che venga inserita tra i veicoli di interesse nazionale».
Lo scrive in una nota la Lega spiegando che «dopo il Salva-Casa, vogliamo salvare quest’icona rivoluzionaria degli anni ’50 e ’60 che ha rappresentato uno spaccato dell’Italia e degli italiani e che, tutt’oggi, con oltre 20 milioni di modelli venduti e circolanti nel mondo, oltre 140 evoluzioni delle varie versioni e 615 Vespa club sul solo territorio nazionale con 90 mila iscritti, è uno dei nostri simboli più riconosciuti».
«Abbiamo infatti presentato un Odg – sottolinea la Lega – per far entrare questo oggetto fra i veicoli di interesse nazionale, prevedendo anche la sua esclusione dalle eventuali limitazioni alla circolazione per emissioni di inquinanti atmosferici sulle strade urbane ove previsto dalla legislazione locale, nazionale ed europea. Dagli anni della Dolce Vita, quello che era nato come mezzo di trasporto, ha superato la sua funzione originaria ed è diventato una vera e propria icona di stile, libertà e bellezza commercializzata in 83 Paesi in tutti i continenti. Indimenticabile – ricorda ancora la nota – la scena con Audrey Hepburn e Gregory Peck in Vacanze Romane del 1953 in sella su una Vespa bianca che diede il via ad una storia tutta italiana che Fellini ne La Dolce Vita consacrò definitivamente. Da lì in poi, il Bel Paese agli occhi del mondo si spostava in Vespa e da Hollywood a Bollywood, passando per i film nostrani, la Vespa ha «recitato» in più di 1000 film. Un’espressione storica, culturale, artistica del nostro Paese che non può fermarsi ma che deve essere tutelata a tutti gli effetti anche dalle politiche europee del green deal».