Biancavilla, crisi idrica: Comune promuove interventi e adotta Vademecum

Biancavilla, crisi idrica: Comune promuove interventi e adotta Vademecum

Per fronteggiare la crisi idrica che sta attanagliando la Sicilia il Comune di Biancavilla ha predisposto un’ordinanza che vieta l’uso improprio dell’acqua potabile e invita a ottimizzarne l’utilizzo durante le ore della giornata.

Il controllo del rispetto delle regole è demandato alla Polizia locale. Previste sanzioni amministrative da 25 a 500 euro per chi viola il divieto di acqua potabile per uso extra domestico per l’innaffiamento di orti e giardini, lavaggio di automezzi privati, di aree cortilizie, marciapiedi e piazzali e per chi alimenta fontane ornamentali, vasche e piscine. Per raggiungere l’obiettivo, l’amministrazione ha fatto proprio il VADEMECUM delle azioni e buone pratiche varato dall’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia. “Nell’immediato – sottolinea il sindaco Antonio Bonanno – stiamo lavorando anche al recupero dei disagi nell’area del centro storico provocati dalla diminuzione di acqua da parte dell’Acoset registrata due settimane fa. Il drastico calo ha azzerato le riserve idriche delle famiglie. È necessario che le vasche tornino a riempirsi e per fare questo abbiamo pensato di variare i turni di erogazione e consentire a tutti i nuclei familiari del quartiere di ‘fare il pieno’. Ora che l’Acoset è tornata a erogare 24 litri al secondo – nella speranza che alzi il livello a 28 lt/s – l’erogazione a ogni quartiere viene assicurata fino a quando le scorte non abbiano raggiunto un livello di tranquillità. A quel punto, ci spostiamo in un altro quartiere seguendo le stesse modalità. Ringrazio l’Acoset che ha dato ascolto alle mie richieste. Con le operazioni di ‘recupero e riempimento’ e con l’applicazione dei consigli contenuti nel ‘Vademecum’ dovremmo davvero ottimizzare l’uso dell’acqua e trarne, quindi, un beneficio”.

VADEMECUM: I CONSIGLI PRINCIPALI
– Controllare l’efficienza dell’impianto idrico e verificare la presenza di eventuali perdite: con un rubinetto che gocciola si possono perdere fino a 5 litri al giorno d’acqua.
– Non fare scorrere inutilmente l’acqua. L’esempio più classico? Lavarsi i denti con il rubinetto aperto, sprecando fino a 30 litri d’acqua, a fronte di un solo litro e mezzo con un utilizzo corretto.
– Razionalizzare gli utilizzi anche in cucina, usando bacinelle per il lavaggio della verdura invece dell’acqua corrente. Tenere il rubinetto aperto significa lasciare scorrere 12 litri al minuto se non si chiude il rubinetto.
– Scongelare gli alimenti all’aria e in una bacinella L’abitudine di lasciarli sotto l’acqua corrente calda o fredda comporta un consumo di circa sei litri al minuto
– Riutilizzare l’acqua tolta dall’acquario Si può usare per annaffiare le piante e i fiori in quanto è ricca di sostanze fertilizzanti.
– Nel caso in cui si usi la lavastoviglie, i piatti possono prima essere sciacquati con l’acqua di cottura della pasta o usata per lavare le verdure.
– Utilizzare lavastoviglie e lavatrici sempre a pieno carico.
– Installare sciacquoni a doppio tasto. In questo modo è possibile risparmiare anche 100 litri d’acqua al giorno, considerando che con lo scarico monopulsante si usano fino a 16 litri di acqua.
– Preferire l’uso della doccia a quello della vasca da bagno. Nel primo caso si usano 40 litri d’acqua, mentre nel secondo si consumano mediamente fra i 100 e i 160 litri di acqua. Il risparmio è di circa 1.200 litri d’acqua all’anno.
– Innaffiare, se proprio è indispensabile farlo, le piante del tuo balcone o giardino, la notte (23-5). ’acqua evaporerà più lentamente.
– Non utilizzare l’acqua potabile per il lavaggio dei veicoli privati e in ogni caso utilizzando il secchio anziché il getto continuo, in questo modo potremmo risparmiare 400-500 litri.
– Non utilizzare l’acqua potabile per il lavaggio di aree cortilizie e piazzali.
– Non utilizzare l’acqua potabile per alimentare fontane ornamentali, vasche e piscine.

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