Catania, rapporto Istat: al 22% nel 2022 la raccolta differenziata nonostante il balzo in avanti del 10,7%

Catania, rapporto Istat: al 22% nel 2022 la raccolta differenziata nonostante il balzo in avanti del 10,7%

Nel 2022, a livello nazionale, la raccolta differenziata si attesta al 65,2% dei rifiuti urbani prodotti (+1,1 punti percentuali rispetto al 2021), ma solo il 60,2% della popolazione risiede in comuni che hanno raggiunto il target del 65% fissato dal D.Lgs. 152/2006 per il 2012.

Il tasso di preparazione al riutilizzo e al riciclaggio dei rifiuti urbani, pari al 49,2% e in aumento di 1,1 punti percentuali sull’anno precedente, invece, è molto prossimo all’obiettivo del 50% fissato dall’Ue per il 2020 (da portare al 55% nel 2025). Lo rileva il Rapporto Ambiente Urbano 2022 di Istat.

Nei comuni capoluogo, la quota di raccolta differenziata è del 55,1%. Le quote più elevate si rilevano nel Nord-est (68,5%), nel Nord-ovest (60,8%) e nel Centro (53,2%); ancora indietro il Sud (46,6%) e le Isole (38,2%), nonostante l’incremento rispetto all’anno precedente. Nel 2022, il target del 65% risulta raggiunto in 62 capoluoghi. Sono 45, invece, quelli con una quota di raccolta differenziata inferiore o stabile rispetto all’anno precedente.

Nei capoluoghi metropolitani, invece, nel 2022 la quota di raccolta differenziata si attesta al 46,6% (-18,1 punti percentuali rispetto agli altri capoluoghi). Rispetto al 2021, la quota aumenta in tutte le città, eccetto Milano (-0,4 p.p.) e Venezia (-2,5 p.p.), che ritorna al di sotto del target, raggiunto nel 2020. I maggiori progressi si osservano a Catania (+10,7 p.p.), che tuttavia raggiunge solo il 22% di differenziata, e a Messina (+10,5 p.p.), che arriva al 53,5%. Fra i capoluoghi metropolitani, dopo l’arretramento di Venezia, nel 2022 soltanto Cagliari supera il target con il 74,8% di raccolta differenziata.

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