Senato, il presidente La Russa ricorda Nino Strano: “Brillante e fonte inesauribile di idee”

Senato, il presidente La Russa ricorda Nino Strano: “Brillante e fonte inesauribile di idee”

“Con ritardo rispetto a quanto avremmo e avrei voluto, ricordo che l’11 novembre scorso è venuto a mancare, dopo una lunga malattia, il già senatore Nino Strano. Io l’ho conosciuto molto bene, era un mio carissimo amico. Ma anche chi l’ha conosciuto meno intensamente di quanto abbia fatto io sa che Nino Strano, prima di essere un uomo che ha fatto della militanza e della politica una delle sue priorità, era prima di tutto una persona attenta alla cultura, all’espressione artistica, alla creatività. La sua prima volontà era quella di dedicare questa sua personalità alla sua terra, alla nostra Sicilia”.

Lo ha detto ieri il presidente del Senato, Ignazio La Russa, prendendo la parola in aula a palazzo Madama.

“Nino – ha proseguito – era solare, brillante, eclettico, sempre pronto ai cambiamenti sociali, a tutte le molteplici forme di espressione artistica. Prima degli incarichi istituzionali – e ne ha avuti importanti – aveva saputo coniugare l’impegno politico con il teatro e con il cinema. È stato aiuto regista di maestri del calibro di Bolognini e Zeffirelli, a cui è rimasto legato da una profonda amicizia. Certo, ha fatto anche molta politica, ma questo non gli ha impedito di occuparsi della sua vera capacità di espressione, che appunto era indirizzata alla creatività.
Però, la sua militanza non è stata di secondo piano. Egli è stato, sin dall’inizio, militante in vista della Giovane Italia, del Fronte della gioventù, poi del Msi e di Alleanza nazionale. È sempre stato al servizio della comunità, consigliere comunale, assessore di Catania, deputato ed assessore regionale siciliano, deputato nazionale per due volte e senatore della Repubblica”.

“Tra le tante cose di cui si è occupato, ricordo una cosa – ha detto ancora il presidente del Senato – di cui lui andava veramente fiero ed avrebbe potuto essere fiero di tante cose. In realtà, lui era fiero della sua capacità di avere amicizie con chiunque o, meglio, con persone di qualunque ceto sociale, di qualunque espressione. Credo che nessuno fosse più libero e più avanzato, nella capacità di interloquire con il prossimo, di Nino Strano. Egli non ha mai posto barriere nei confronti di nessuno e non ha mai pensato di censurare nessuno per appartenenza, per scelte, per capacità. Tra le tante cose, però, io credo che egli ricordasse sempre, in particolare, le Universiadi di Catania, quelle che si sono tenute nel 1997. Io andai alla loro apertura, dove lui ricopriva il ruolo di Presidente del comitato organizzatore. L’impegno degli ultimi anni a favore del turismo e delle produzioni cinematografiche in Sicilia forse è stato altrettanto importante, ma quella Universiade fu una esplosione di capacità”.

“Con la sua scomparsa – ha sottolineato La Russa – Catania e la Sicilia hanno perso una fonte inesauribile di idee, di progetti di iniziative. Il valore del suo contributo è testimoniato dalle tante e trasversali manifestazioni di cordoglio da parte della classe politica siciliana e degli operatori del mondo della cultura, non solo siciliana. Come ho avuto modo di ricordare in quel triste giorno di novembre, la sua verve, la sua ironia, la sua gioia di vivere erano contagiose. Nino, se c’era una occasione di comunità, non passava inosservato. Era l’anima di qualunque occasione in cui più persone stessero insieme per un qualsiasi obiettivo. Indimenticabile è e rimane il suo modo di confrontarsi; il suo sorriso, che non è mai venuto meno, nemmeno nei giorni più bui della sua lunga malattia. Lasciate che, insieme a voi, io lo saluti con l’affetto e l’amicizia che mi hanno legato a lui. Grazie, Nino”, ha concluso.

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