Migranti, per lo sbarco a Pozzallo fermati cinque egiziani: si sospetta siano scafisti

La Polizia ha fermato cinque egiziani sospettati di essere gli scafisti dell’imbarcazione con 264 migranti a bordo, partita dalle coste libiche e approdata sabato notte a Pozzallo, nel Ragusano. Si tratta di Shdy El Asmar Gwnem, 19 anni; Ferfera Walid, 31 anni; Wael Elsharagwa,23 anni; Jumaa Youssef, 22 anni; e Mahamed Reda, 22 anni. I migranti, ascoltati dagli uomini della Squadra mobile di Ragusa, hanno raccontato di essere partiti dalla Libia due giorni prima del loro arrivo in Italia, di aver pagato in media 1.500 euro ciascuno e di non aver mangiato o bevuto durante la traversata. Solo prima di partire, infatti, gli scafisti avrebbero dato un pezzo di pane e formaggio. Molti dei testimoni hanno raccontato di essere rimasti nelle ‘connection house’ libiche oltre un anno. Ciascuno dei cinque scafisti aveva un ruolo: dal comandante al motorista, passando per chi gestiva i migranti a bordo senza farli muovere. “Gli scafisti in questi casi sono veri e proprio professionisti assoldati dai libici con i quali stringono rapporti di ‘lavoro’ – dicono gli investigatori – tanto da curare solo l’aspetto del viaggio ma non quello del reclutamento in Libia dei diversi passeggeri”. I cinque presunti scafisti sono stati condotti nel carcere di Ragusa. Dall’inizio dell’anno sono 38 i fermati, tra cui un minore, su 3.800 migranti sbarcati a Pozzallo.

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