Al Sud esiste non una mancanza di politici, ma una carenza nella politica locale. A sottolinearlo è il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, parlando a Napoli nel corso di un forum organizzato da “Il Mattino”. “Non c’è un problema di mancanza di meridionali nella politica nazionale. C’è una grossa mancanza di meridionali efficienti nella politica locale e quelli – ha detto rivolgendosi alla platea – li eleggete voi, non noi”.
L’esponente del governo Gentiloni ha poi evidenziato: “In Campania ho lavorato benissimo con De Luca, con il quale condivido alcune cose altre no, ma ci sono Regioni che non mi hanno mai detto cosa fare. Il presidente della Calabria l’ho visto una volta sola e non mi ha mai posto questa questione. Con il presidente della Sicilia non ho mai parlato, neanche al telefono. Lì non ho interlocutori e non posso inventarli. Non possiamo importare sottosegretari dalla Calabria, tra l’altro ce ne sono già. Togliamo, quindi, la rivendicazione di natura identitaria dal dibattito”. Per Calenda queste questioni sono più “problematiche del referendum di Zaia e di Maroni che hanno voluto lanciare un messaggio di disagio”.
“Comprendo il disagio del ministro per lo Sviluppo economico Calenda e mi dispiace che il mio predecessore Crocetta non abbia avuto alcun contatto con lui. Quindi, posso assicurare al ministro Calenda che sentirà presto la mia voce e conoscerà presto il mio volto. Già, in dieci giorni, ho incontrato due ministri della Repubblica, con i quali mi sono confrontato su alcune delle tante emergenze che caratterizzano la mia regione”. Lo ha detto all’Adnkronos il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, che ha presentato appena una settimana fa la sua giunta, commentando le parole del ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda, oggi a Napoli. Musumeci ha aggiunto: “Avere un rapporto sereno e non conflittuale con il governo centrale, è uno dei miei presupposti. Con il ministro Calenda avremo certamente e assai presto motivo di confrontarci sulle cose da fare”.