Eseguiti nella notte una decina di fermi a carico dei componenti di una banda specializzata in furti di mezzi meccanici composta da italiani e romeni. Gli indiziati sono ritenuti responsabili di una serie di furti di mezzi pesanti, quali camion, scavatori, trattori, messi a segno ai danni di aziende delle province di Enna, Catania e Caltanissetta. L’inchiesta condotta dalla Squadra mobile di Enna e coordinata dalla Procura ha permesso di identificare i presunti responsabili di diversi furti ai quali è contestata l’accusa di associazione per delinquere. Un centinaio i poliziotti impiegati nell’operazione. Dalle indagini è emerso che il capobanda portava con se durante i furti il figlioletto di 5 anni.
Gli indagati si sarebbero resi responsabili anche di due distinti furti messi a segno in un’azienda agricola sottoposta a sequestro preventivo i cui titolari, legati al clan Emmanuello di Gela, sono stati coinvolti in inchieste antimafia. L’indagine si è avvalsa oltre che dell’identificazione delle utenze cellulari tracciate nelle zone dei colpi, anche di intercettazioni telefoniche ed ambientali e dell’esame di migliaia di fotogrammi ripresi dalle telecamere di sorveglianza.
I particolari dell’operazione saranno illustrati durante la conferenza stampa fissata per le 12,30 al Palazzo di giustizia di Enna. Nel corso dell’operazione, battezzata “Draci”, sono stati recuperati anche numerosi mezzi rubati.