ItaliaOggi-Sapienza, sulla qualità della vita Catania è maglia nera: male anche Siracusa e Palermo

E’ Bolzano la città dove si vive meglio in Italia, seguita da Trento e Belluno. L’ultima è Catania assieme alle altre siciliane Siracusa e Palermo. E’ quanto si evince dall’indagine sulla qualità della vita nelle province italiane realizzata da ItaliaOggi con l’Università La Sapienza di Roma, giunta alla 20esima edizione. L’indagine fotografa modelli virtuosi, criticità e cambiamenti in atto nelle province e nelle principali aree del Paese con una completezza unica: sono nove le dimensioni dell’analisi, affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita, con 21 sotto dimensioni e 84 indicatori di base. Dalla quarta alla decima posizione si trovano tutte città che hanno recuperato rispetto all’anno scorso, salvo una, Treviso, che è passata dalla sesta alla nona posizione. Al quarto posto Siena, che ha recuperato sette posizioni (era 11esima), seguita da Pordenone, che passa dalla nona alla quinta, e da Parma, che ha guadagnato una posizione rispetto al 2017 (era settima).

In forte ascesa Aosta e Sondrio, rispettivamente al 7° e 8° posto, partendo dal 18° e dal 16° della passata edizione. Decima Cuneo, che ha guadagnato tre posizioni. Il 2018 e’ l’anno delle conferme, sia di alcune performance sia di alcune tendenze emerse nelle precedenti indagini: dallo sfumare del contrasto Nord-Sud in termini di buona qualita’ di vita legata al benessere economico, all’acuirsi del divario fra piccoli centri (in cui si vive meglio) e grandi centri urbani, in cui la vita e’ invece sempre un po’ piu’ difficoltosa. Fenomeno testimoniato, fra l’altro, dal brusco scivolone compiuto dalla Capitale, scesa dal 67° all’85° posto della classifica. Elevato il calo anche a Bari (dal 96° al 103° posto) e a Firenze (dal 37° al 54° posto). Tendenzialmente, comunque, nei capoluoghi di regione la qualita’ della vita e’ aumentata, salvo che i sette citta’. Oltre che a Bari e a Firenze, a Catanzaro (dal 92° al 95° posto), all’Aquila (dal 68° al 72°), a Potenza, che ha perso 20 posizioni (ora e’ 64esima), arretramento simile a Venezia (al 62° dal 41° posto). Di Roma si e’ gia’ detto, Torino ha perso una posizione, ed e’ 78esima.
Stabile invece la qualita’ della vita a Napoli (108) e a Palermo (106), che si mantengono sui medesimi livelli del 2017 Come si vive in Italia? Nell’insieme, un po’ meglio: nel 2018 sono infatti 59 su 110 le province in cui la qualita’ di vita e’ risultata buona o accettabile, rispetto alle 56 del 2016 e del 2017: si tratta del migliore dato registrato negli ultimi cinque anni. Stabile la situazione del Nord Ovest e del Mezzogiorno, in netto miglioramento quella del Nord Est e del Centro (Roma a parte). Le migliori performance sono delle piccole: ottime le posizioni di Siena, Pordenone, Parma, Aosta, Sondrio, Treviso e Cuneo. Treviso, in particolare, risulta la provincia piu’ sicura d’Italia. Trento, Bolzano e Bologna le realta’ piu’ positive per affari e lavoro. Parma, Siena, Trento e Piacenza quelle con la migliore offerta finanziaria e scolastica; Isernia, Pisa, Ancona, Siena e Milano quelle con il piu’ efficiente “sistema salute”. Maglia nera alla calabrese Vibo Valentia, in coda alla classifica in compagnia di Catania, Napoli, Siracusa e Palermo: cinque province ricche di bellezze architettoniche e naturali che tuttavia non riescono a fare il “salto di qualita’”.

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