Una donna di 67 anni è stata condannata per diffamazione nei confronti del sindaco di Partanna (Trapani) Nicolò Catania. La donna, che aveva offeso la reputazione di Catania su Facebook, è stata multata dal giudice Rosario Di Gioia, del Tribunale di Sciacca, per diffamazione aggravata dalla diffusione attraverso i social network.
“Con un post diffamatorio pubblicato sul popolare social network e al quale era stata allegata anche una foto di Catania – informa il Comune di Partanna – la donna aveva preso di mira la decisione della giunta di mettere a punto un piano di contenimento del fenomeno del randagismo”.
Secondo Catania “questa sentenza conferma un precedente importante per quanto riguarda la diffamazione in generale: emerge infatti il principio che se è lecito contestare decisioni o scelte di un amministratore pubblico non lo è l’utilizzo di espressioni offensive, diffamatorie o lesive della reputazione e dell’onorabilità di persone che ricoprono cariche pubbliche”.
“La critica è legittima e va accettata purché espressa in termini civili e pertinenti – prosegue il sindaco di Partanna –.
Amministrare vuol dire esporsi al dibattito e al confronto, a volte anche duro, ma vale per tutti la stessa regola: occorre restare nel merito di una discussione pacata e civile che dia spazio alla contestazione ma non all’insulto gratuito verso chi ogni giorno lavora nel rispetto e nell’interesse dei propri cittadini”.