Spider-Man, Hulk, Thor, Iron Man, i Fantastici 4, Black Panther, Avengers e X-Men.
E’ morto all’età di 95 anni Stan Lee, il papà dei supereroi, fumettista, editore e produttore di cinema e tv. Nato a New York il 28 dicembre del 1922 Stan Lee ha sceneggiato tantissime storie dei suoi Uomini fantastici. E’ stato a lungo presidente e direttore editoriale della Marvel. “The Man”, “The Smilin”, il sorridente come era chiamato, Stan Lee è stato soprattutto un inventore di storie. Grazie alla sua inventiva la Marvel negli anni sessanta ha rivoluzionato il mondo dei supereroi di carta, oggi diventati protagonisti anche sul grande schermo. Una storia che nasce nel 1961 quando Lee lavora per la Magazine Managment Company di Martin Goodman, regina del mercato degli anni quaranta, con una tiratura media di mezzo milione di copie e Capitan America come protagonista principale. Nel 1961 creò, assieme a Jack Kirby, già coautore di Capitan America, i Fantastici 4, poi Spiderman (disegnatore Steve Ditko). Alla Marvel creò tantissimi supereoi: Hulk (1962, con Jack Kirby), Thor (1962, con Kirby e Larry Lieber), Iron Man (1963, con Lieber e Don Heck), gli X-Man (1963, con Kirby), il Dottor Strange (1963, con Ditko), Daredevil (1964, con Bill Everett), Pantera Nera (1966, con Kirby). A distinguerli dai personaggi DC, il loro essere più umani e problematici, come sintetizzato nel felice slogan “supereroi con superproblemi”. Personaggi che, accanto ai superpoteri, erano dotati di una sensibilità del tutto umana. Tra i fan della Marvel all’epoca c’era anche Federico Fellini. Durante il suo viaggio negli Usa per la promozione di Giulietta degli spiriti, il grande regista andò in visita nella sede della casa editrice, al 625 di Madison Avenue a New York, dove incontrò Lee e i redattori. I supereroi di carta hanno avuto, ormai da anni, la loro rinascita cinematografica. Il suo volto è diventato famoso grazie al Cameo nei film Marvel, vale a dire una apparizione da barista, passeggero, protagonista di ruoli brevi nei film dei suoi figli supereroi.