Catania, incontro in Prefettura su emergenza ‘Ciappe Bianche’ a Paternò: “Prima dello sgombero alloggi temporanei per i migranti”

Catania, incontro in Prefettura su emergenza ‘Ciappe Bianche’ a Paternò: “Prima dello sgombero alloggi temporanei per i migranti”

Incontro in prefettura a Catania per trovare gli opportuni provvedimenti alle problematiche legate alla baraccopoli di Ciappe Bianche a Paternò e lavorare per una soluzione definitiva al problema del caporalato.

Il Prefetto Maria Carmela Librizzi ha sentito dapprima nel corso del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza il sindaco Nino Naso e il comandate della polizia municipale Nino La Spina e successivamente in un tavolo tecnico si è confrontata , oltre con le forze di polizia e lo stesso sindaco di Paternò, anche con i rappresentanti di Inps, Inail, Asp e Ispettorato del lavoro, associazioni di categoria di settore e dei sindacati dei lavoratori, dell’Ente bilaterale agricolo territoriale, della Croce Rossa e della Caritas di Catania. Presenti anche Rida Kemiri Iman della comunità islamica di Paternò e Don Salvatore Mazzamuto responsabile della mensa sociale “La bisaccia del pellegrino”.

Nel corso delle riunioni è stato sostenuto che prima che si proceda allo sgombero della baraccopoli è opportuno trovare degli alloggi ad hoc temporanei per i migranti.

Il Prefetto ha invitato il sindaco a verificare le opportune soluzioni per trovare gli alloggi : “In attesa che il sindaco del centro agricolo monitori quanti e quali saranno gli alloggi messi a disposizione dagli enti caritatevoli, così come richiesto dal prefetto, Cgil e Flai Cgil di Catania credono che sia opportuno andare oltre le soluzioni tampone – dicono Carmelo De Caudo, segretario generale Cgil di Catania e Giuseppe Glorioso, segretario generale Flai Cgil di Catania- L’emergenza dei lavoratori dei campi in mano ai caporali e alle mafie è di lunga durata, anche perché gli operai operano in vari contesti: dalla raccolta delle arance a quella dei pistacchi, ai fichidindia, e anche per questo motivo non si risolverà sgomberando la baraccopoli. Nel corso dell’incontro al quale erano presenti, oltre alle forze sindacali, anche le associazioni di volontariato e datoriali, nonché gli istituti previdenziali, Cgil e Flai di Catania hanno chiesto che venga trovata una soluzione alternativa e di lunga durata per ospitare dignitosamente i troppi braccianti che vivono nelle baracche. È necessario, inoltre, che siano tutelati, così come consente il testo sull’immigrazione, i migranti senza permesso di soggiorno che denunceranno i caporali, evitando così il rimpatrio”.

Il Prefetto ha proposto la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra le parti che hanno preso parte al tavolo tecnico. “E’ importante la firma di una intesa tra le parti – dicono i due sindacalisti- così come sarebbe necessaria la possibilità, a nostro avviso, di premiare le aziende che adotteranno pratiche trasparenti che non si limitino alla sola applicazione del contratto di lavoro ma anche alla cura della trasparenza del rapporto con lavoratori gestiti da aziende terze. È necessario, infine, irrobustire la Rete del lavoro agricolo di qualità affinché venga davvero creato presso l’Inps un gruppo di imprese agricole “virtuose” sul territorio affinché il consumatore possa risalire a una tracciabilità etica del prodotto”.

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