Indaga per omicidio colposo la Procura di Catania in relazione alla morte del marittimo siciliano di 54 anni deceduto nell’ottobre 2023 alle Bahamas, dopo un ricovero per un malore.
Alfio Torrisi, falegname originario di Giarre, lavorava sulla nave `Paradise´ della Carnival per conto della Techni teak di Riposto, nel Catanese.
L’inchiesta, come riferito dal quotidiano La Sicilia, è partita dopo che il medico legale nominato dalla Procura, Cristoforo Pomara, ha trovato il cadavere privo di organi interni, sostituiti da segatura mista a fogli di giornali americani, per imbalsamarlo. Il fascicolo ipotizza due indagati ed è un atto dovuto per eseguire l’autopsia come atto irripetibile: il titolare dell’impresa per cui lavorava e il capitano della nave.
Vista l’impossibilità di eseguire una completa autopsia, diventa decisivo recuperare i «vetrini» che l’ospedale delle Bahamas dovrebbe aver conservato.
La famiglia di Torrisi in un esposto aveva denunciato che l’attività del falegname si sarebbe svolta «in condizioni di lavoro ai confini del disumano»: a «cielo aperto per 14-16 ore al giorno» e «senza di fatto pause», in una località che «ancora in ottobre fa registrare temperature estive con tassi d’umidità fra i più elevati al mondo».
«Mio fratello stava benissimo, aveva fatto dei controlli medici poco prima ed era sano – dice Rosaria Torrisi – ha lasciato una moglie e un bambino, e noi sorelle e fratelli con papà distrutti. Vogliamo sapere se sia morto di lavoro e che fine abbiano fatto i suoi organi. Sembra tutto così assurdo… Non ci daremo pace fino a quando non avremo la verità».