Sono stati consegnati i lavori alla ditta che si occuperà del ripristino della chiesa Santa Maria del Carmelo in Pennisi di Acireale.
La chiesa, danneggiata il 26 dicembre del 2018 a seguito di un disastroso terremoto che ha colpito la frazione acese, «è diventata triste simbolo di quei dodici secondi che hanno cambiato la storia del paesino alle pendici dell’Etna e dell’area jonico-etnea». «Un momento particolarmente atteso dalla comunità locale che accoglie con plauso il progetto, l’avvio della ristrutturazione e il consolidamento strutturale dell’edificio di culto. Per l’occasione è stata aperta la porta della chiesa come atto simbolico di inizio della ricostruzione.
A seguire nei locali dell’oratorio parrocchiale la firma che ha sancito l’assegnazione e l’avvio dei lavori – si legge in una nota -. A porgere i saluti a nome della comunità il parroco don Samson Socorro Fernandes che con impegno si è fatto carico delle istanze dei fedeli e degli abitanti. Ha preso, inoltre, la parola il Commissario straordinario per la ricostruzione, Salvatore Scalia, che ha dichiarato: «Oggi è una giornata importante perché si interviene per ridare vita a questa bella chiesa e quindi anche alla comunità della frazione acese. Siamo molto contenti per quest’ inizio dei lavori. Renderemo nuovamente fruibile la chiesa, segno di una comunità che vuole rinascere. La ricostruzione sia degli edifici che delle imprese è già in fase avanzata, attendiamo che si possa ritornare lì dove tutto si è fermato a causa del sisma».
A presentare il progetto alla comunità riunita, proprio nel giorno dell’anniversario del terremoto, è stato il direttore dell’Ufficio Beni Culturali della diocesi don Angelo Milone che, insieme al R.U.P. Rosario Arcidiacono, ha fatto il punto su quello che verrà realizzato e così si è espresso: «Siamo veramente felici di poter dare inizio a questi lavori, tanto a lungo attesi. Il progetto scelto mira a migliorare la risposta della struttura ai movimenti sismici che periodicamente interessano queste zone ed è frutto di un concorso di idee a cui hanno partecipato diversi architetti e ingegneri. Vogliamo, inoltre, tutelare l’architettura della chiesa e la sua storia. Non sono previsti interventi che stravolgano i tratti distintivi di questo luogo, ma semplicemente il ripristino di quanto andato perso in quella terribile notte».
Il progetto vincitore che sarà eseguito dalla ditta aggiudicataria è dell’architetto Gioele Farruggia e dell’ingegnere Francesco Vullo di Agrigento.