Attentato col fuoco contro il comandante dei vigili urbani di Misterbianco, paese di 50 mila persone alle porte di Catania. Uno sconosciuto ha dato fuoco con della benzina ad un copertone, il fuoco ha invaso portone di casa intaccando la fiancata di un’auto in sosta. Il fatto è avvenuto poco prima della mezzanotte tra venerdì e sabato. Si è trattato di un’intimidazione che il comandante, Nuccio Distefano, non sa spiegare nel dettaglio, ma che certamente riguarda l’azione repressiva da parte del comando delle guardie municipali a Misterbianco. “L’attentato è una chiara intimidazione visto che e’ stata scoperta una bottiglia con del liquido infiammabile – ha detto Distefano -. Diverse sono le direzioni del mio impegno nel contrasto agli abusi nel campo commerciale, dell’edilizia e nelle affissioni. Questo non ci fermerà: io sono fiero di indossare la divisa e ho sempre messo in conto che possono avvenire episodi del genere”.
Il sindaco del paese Nino Di Guardo, da una vita impegnato a contrastare la criminalità dice: “Si tratta di un atto intimidatorio gravissimo che noi respingiamo dando la massima solidarietà al comandante. Ma una cosa va subito chiarita: a Misterbianco le leggi vanno rispettate e nessuno ci può intimidire”. Sul fatto la magistratura ha avviato un’indagine che ha affidato ai carabinieri della tenenza del paese: si scava in una serie di azioni che hanno caratterizzato l’azione delle guardie municipali soprattutto nel campo dell’abusivismo commerciale che è particolarmente diffuso nella frazione di Lineri dove proprio la settimana scorsa sono stati effettuati dei sequestri di merce ad ambulanti abusivi.