Il governo regionale, dopo aver incontrato alcuni operatori del settore, sta valutando l’adozione di misure straordinarie adeguate per arginare la crisi agrumicola in Sicilia, dovuta alla carenza di piogge e quindi con produzioni scarse, dal punto di vista quantitativo e qualitativo.
Interventi che verranno messi in campo compatibilmente con le limitazioni di finanza pubblica dovute a uno schema di Legge di stabilità ormai in fase di approvazione definitiva all’Ars.
Pur tuttavia, non resteremo sordi agli appelli che arrivano soprattutto dalla parte orientale dell’Isola, dove migliaia di famiglie vivono di agrumicoltura” A dirlo il presidente della Regione, Renato Schifani il quale è intervenuto in merito alla crisi del comparto agrumicolo provocata in modo determinante dalle follie del clima.
Sulla vicenda il sindacato Sifus Confali per voce del suo segretario generale Maurizio Grosso ha avanzato una proposta ossia alla luce dei danni registrati alla pezzatura degli agrumi che ne compromette la raccolta, il riconoscimento di un bonus una tantum di 1500 euro per i braccianti quale integrazione al reddito delle giornate lavorative perdute.
Secondo il Sifus le “responsabilità circa la scarsa pezzatura degli agrumi che hanno un diamentro inferiore del 30/40 per cento rispetto a quello apprezzato dai consumatori e che non gli consentirà di trovare fortuna nei mercati ma al massimo presso l’industria di trasformazione, sono da ricercare nella carenza irrigua subita dalle piante. Le aziende agricole infatti, in particolare agrumicole, hanno dovuto scontrarsi con l’inefficienza e l’inefficacia dei consorzi di bonifica- dicono i vertici del Sifus- che anzichè’ erogare gli 8 o più turni di irrigazione contrattualizzati, in alcune province come Catania ne hanno fornito 1-2, in altre come Agrigento 4, in altre addirittura zero come a Siracusa dove il Biviere di Lentini è ancora pieno e avrebbe poturo soddisfare le esigenze delle aziende di Siracusa e del calatino. Il Governo Schifani – prosegue il Sifus – che gestendo male i consorzi di bonifica ha la responsabilità oggettiva della mancata erogazione dell’acqua, per non perdere la faccia , ha già decretato lo stato di calamità naturale che tuttavia, servirà solo a lenire i danni economici delle aziende agricole.
Per queste ragioni, il SIFUS chiede al Presidente della Regione, On. Schifani e all’Assessore Reg.le all’Agricoltura, On. Sammartino il riconoscimento di un bonus integrativo “unatantum” di euro 1.500,00 (millecinquecento euro) capace di contribuire ad integrare la perdita delle retribuzioni delle giornate lavorative e la riduzione dell’indennità di disoccupazione agricola”.