Inaugurato da un anno circa, il tratto di strada che dalla rotonda di Famila si estende fino al locale La Lanterna di Biancavilla, dietro il quale si trova il COM della Protezione Civile, fa acqua da tutte le parti.
Domenica sera la pioggia abbondante caduta nei comuni del Catanese ha di nuovo riproposto la questione: nel giro di poco tempo, un enorme lago si è formato poco prima della rotonda, direzione Adrano. La strada è stata chiusa al traffico e ai due lati opposti è stata presidiata da personale della Polizia locale e della Protezione Civile di Biancavilla.
Cosa sarebbe successo se ci fosse stata una emergenza?
Un’ambulanza proveniente da Adrano e diretta all’ospedale di Biancavilla, a causa di quel lago innaturale è costretta a fare un percorso alternativo.
Ora che la bella stagione ha ceduto il passo al tempo delle piogge, è bene che l’amministrazione comunale affronti la questione se non vuole che la questione “Viale dei Fiori allagato” non si cronicizzi per trasformarsi nel caso gemello di contrada Naviccia ad Adrano, monumento bagnato all’inconsistenza di tanti amministratori locali che da mezzo secolo non sono mai riusciti a risolvere la questione.
Ora che la bella stagione ha ceduto il passo al tempo delle piogge, è bene che l’amministrazione comunale affronti la questione se non vuole che la questione “Viale dei Fiori allagato” non si cronicizzi per trasformarsi nel caso gemello di contrada Naviccia ad Adrano, monumento bagnato all’inconsistenza di tanti amministratori locali che da mezzo secolo non sono mai riusciti a risolvere la questione.
La strada di Viale dei Fiori, compresa l’utile rotatoria, è stata finanziata con i fondi della Protezione Civile.
Una “via di fuga” collegata al Centro Operativo Misto di Biancavilla. La colata di cemento dei muri laterali di contenimento ha spazzato via centinaia di metri di muri a secco che facevano da “spugna” in caso di pioggia per poi cedere alle campagne limitrofe la pioggia quando essa cadeva in abbondanza. Cancellati i muri a secco, i tecnici che hanno progettato la strada hanno pensato di scavare dei pozzi artesiani dentro i quali va a riversarsi l’acqua piovana. Il collo dell’imbuto, a quanto pare, si trova proprio lì. Quando la pioggia, come nel caso di domenica, è più che abbondante quei pozzi si ‘strozzano’ e non hanno la capacità di accogliere il fiume d’acqua.
Come porre rimedio, allora?
Ai tecnici del Comune di Biancavilla e a quelli della Protezione Civile tocca valutare l’ipotesi di scavare altri pozzi artesiani per evitare l’effetto riempimento che crea subito un lago di acqua. E’ il metodo più veloce e, soprattutto, meno costoso. Un moderno impianto di gestione delle acque reflue, da quelle domestiche a quelle meteoriche, sarebbe la soluzione più indicata se non fosse, al tempo stesso, anche la più dispendiosa. Se esistono altre soluzioni, saranno gli esperti a esaminarle, purché quel lago sul Viale dei Fiori non sia un fatto inevitabile tutte le volte che c’è pioggia..