Tace, per il momento, l’Etna dopo lo spettacolo dato ieri dal cratere di Sud-Est con la ripresa dell’attività stromboliana, prima, e con fontane di lava ed emissione di cenere, dopo, e facendo emergere una colonna eruttiva alta circa 4.500 metri che ha provocato la caduta di cenere lavica su diversi paesi.
I valori del ‘tremore’ interno, che segnala l’energia presente nei condotti magmatici interni dell’edificio vulcanico, sono rientrati nella norma e tutto è tornato come prima.
Cenere lavica e materiale piroclastico che è ‘piovuto’ su diversi paesi etnei, arrivando anche in quelli della costa Ionica. L’Ingv ha abbassato l’allerta per il volo emettendo un bollettino Vona che è passato da rosso ad arancione.
La nuova fase eruttiva dell’Etna non ha impattato sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.
L’ attività eruttiva è continuata con la messa in posto di diversi flussi lavici in diverse direzioni, in particolare verso Sud, Sud-est e Sud Ovest. Allo stato attuale l’attività effusiva si è esaurita ed è in graduale raffreddamento. Personale INGV sta effettuando rilievi di campagna per definire le quote dei fronti lavici. Dopo aver raggiunto valori alti tra le ore 18 e le 19 di ieri, l’ampiezza media del tremore vulcanico è diminuita drasticamente ed intorno alle 20 ha raggiunto l’intervallo dei valori medi, posizionandosi su un livello confrontabile a quello che precedeva l’attività eruttiva di ieri.
Allo stato attuale, l’ampiezza del tremore registra modeste oscillazioni, quasi sempre nell’intervallo dei valori medi. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore vulcanico si colloca costantemente nell’area del cratere di sud-est ad una elevazione di circa 2900 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica, anch’essa drasticamente diminuita dopo l’attività di ieri, è tornata su livelli bassi. La stazione clinometrica sommitale PDN ha registrato a partire dalle 14:40 di ieri una chiara variazione di trend. Tale variazione si è conclusa alle 19:35 circa, cumulando valori inferiori ad un microradiante. Nello stesso intervallo orario, anche altre stazioni della rete clinometrica (PLC, CIT, DAM) hanno mostrato minori variazioni. La rete GNSS ad alta frequenza non ha registrato variazioni superiori al rumore di fondo. Allo stato attuale i segnali delle reti di deformazioni del suolo sono rientrati nella norma.