
La bellezza del rito dei “Tri Misteri”, momento centrale del Venerdì Santo di Biancavilla, esce rafforzata dal progetto di valorizzazione promosso ieri sera in collaborazione con l’assessorato regionale alla Cultura e con la Chiesa locale.
Intatta la solennità della processione dei gruppi statuari accompagnati dalle Confraternite. Ammirevole l’impegno di quest’ultime, divenute ormai – grazie al supporto infaticabile della chiesa – strumento indispensabile di coesione umana e spirituale.
In Piazza Roma, ieri, davanti alla Basilica Giubilare, pervasa da una luce che è luce di vita, uno dei momenti più intensi della processione. Un testo drammaturgico, firmato da Giuseppe Lazzaro Danzuso, ha sottolineato i quadri rappresentati dai simulacri.
Le voci degli attori Cinzia Maccagnano e Fulvio D’Angelo e la musica di un violino e un violoncello hanno fatto vibrare d’emozione allo scandire dei passaggi della Passione di Cristo: dall’orto degli Ulivi, all’arresto e la condanna a morte per crocifissione. Preghiera e raccoglimento sottolineati dal silenzio dei cittadini.
Volti, gesti e composizioni trasmettono al cuore dei fedeli il dramma e la speranza del messaggio pasquale, in un’atmosfera sospesa tra il sacro e il popolare. Un patrimonio di fede e tradizione che ogni anno si rinnova, coinvolgendo tutta la comunità in un cammino condiviso di memoria e preghiera.
“La sera dei Tri Misteri di Biancavilla – spiega il sindaco Antonio Bonanno – è un invito a tutta la comunità ad una riflessione più profonda sulla natura umana, sulla sofferenza e sulla speranza.
Così bella non l’avevo mai vista”.