
L’Ipab “Salvatore Bellia” di Paternò, la struttura che ospita oltre 40 anziani e in cui lavorano una trentina di dipendenti, rischia la chiusura da un momento all’altro, a seguito di un blocco del conto corrente con tanto di pignoramento, ad opera dell’Agenzia delle entrate in qualità di ente esecutore dell’Inps, creditrice nei confronti dell’Ipab per il mancato versamento dei contributi risalenti al periodo antecedente alla gestione dell’attuale commissario Giovanni Rovito.
Debiti pari a due milioni e quattrocento mila euro. Un blocco del contro che in pratica rende impossibile al “Salvatore Bellia” di operare nella massina tranquillità. Nel tardo pomeriggio di ieri il commissario dell’ente Giovanni Rovito e il sindaco Nino Naso hanno incontrato all’interno dell’immobile parenti e dipendenti dell’Ipab. Il commissario ha spiegato che sono stati avviati contatti con l’assessorato regionale e con la deputazione regionale nazionale del territorio.
Obiettivo è quello di ottenere la rateizzazione del debito: pagare la prima rata in modo tale da sbloccare il conto. Il problema si presenta però per le successive rate; in questo caso si cerca un “aiuto” dalla Regione. All’inizio della prossima settimana dovrebbero esserci delle novità. Il sindaco Naso ha specificato che l’amministrazione comunale, nei limiti della propria competenza trattandosi l’Ipab di un ente gestito dalla Regione, sta facendo e farà la propria parte fino in fondo non lasciando nulla di intentato.
Come mai questo debito? truffa o incapacità di chi ha amministrato? Nino Naso ti che dici????