Paternò, bimbo disabile senza assistenza. Replica della scuola Marconi: “Fatto tutto il possibile. No a diffamazioni”

Paternò, bimbo disabile senza assistenza. Replica della scuola Marconi: “Fatto tutto il possibile. No a diffamazioni”

È in merito alla lettera aperta della Presidente dell’Associazione “Il sorriso di Riccardo”, Maria Teresa Tripodi, relativa alla mancata frequenza scolastica di G. da oltre 10 giorni, c’è la replica della dirigente del comprensivo “Marconi” Maria Santa Russo.

“La scuola ha sempre garantito l’assistenza igienica di base e la somministrazione della merenda a G. Tuttavia, a seguito di due episodi di soffocamento avvenuti ad ottobre, le collaboratrici scolastiche, comprensibilmente preoccupate per la sicurezza del bambino, hanno espresso la loro impossibilità a svolgere quest’ultima attività, che esula dalle loro mansioni di base previste dal CCNL. Per garantire la sicurezza di G., abbiamo formalmente richiesto al Comune di Paternò (sede della scuola) e al Comune di Belpasso (residenza della famiglia), ai rispettivi Servizi Sociali, alla Neuropsichiatria e all’Ambito Territoriale (Prot. 8826 del 05/10/2024) l’assegnazione di un operatore socio-sanitario specializzato- si precisa in una nota- Abbiamo inoltre contattato l’Unità Multivalutativa Disciplinare per ottenere un operatore in grado di gestire eventuali episodi di soffocamento con tecniche più delicate della manovra di Heimlich, evitando possibili lesioni al bambino. Su suggerimento del medico competente, abbiamo anche richiesto alla famiglia di indicare il dispositivo salvavita utilizzato a casa per poterlo replicare a scuola – si precisa nella nota -. La scuola ha invitato la famiglia a completare la documentazione necessaria per richiedere l’assistenza aggiuntiva, come previsto dalla normativa, e a fornire una relazione specialistica sulle esigenze di G. per l’adeguamento ambientale della scuola. Questo è fondamentale per garantire la sicurezza e l’inclusione del bambino. È deplorevole che la madre di G., invece di collaborare, abbia optato per la non frequenza scolastica del figlio, incoraggiando proteste e diffamando la scuola tramite stampa e social media. Tale comportamento è inaccettabile, considerati gli sforzi e le spese sostenute dalla scuola per il benessere di G. in questi anni, puntualmente documentati. Si invita, pertanto, a non pubblicare comunicati senza aver sentito la controparte” si chiude cosi la nota della scuola “Marconi”.

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