Rifiuti, Schifani alla Commissione Ecomafie: “Presenza mafia è ampiamente comprovata. Entro il 2026 i lavori per i due termovalorizzatori”

Rifiuti, Schifani alla Commissione Ecomafie: “Presenza mafia è ampiamente comprovata. Entro il 2026 i lavori per i due termovalorizzatori”

«La presenza della criminalità mafiosa e del malaffare, in particolare nel settore delle discariche, è ampiamente comprovata dalle indagini di settore, ma soprattutto dai provvedimenti dell’Autorità giudiziaria, in taluni casi anche molto recenti».

E’ la denuncia del Governatore siciliano, Renato Schifani audito alla Commissione Ecomafie. «A conferma di ciò v’è da rilevare come ben due società operanti nel settore, sottoposte a misure di prevenzione antimafia (è di pochi mesi fa la pronuncia di confisca da parte del Tribunale di Catania), che facevano capo allo stesso gruppo imprenditoriale, abbiano intrapreso un contenzioso giudiziario contro la struttura commissariale per ottenere l’annullamento (accompagnato dalla domanda di sospensione) dell’ordinanza che approva il piano rifiuti- spiega Schifani – Ciò a dimostrare che, al di là della piena regolarità dei ricorsi avallati dai custodi giudiziari a tutela dei valori patrimoniali delle aziende confiscate, il settore sia soggetto a forte inquinamento dalla criminalità mafiosa. Ciò impone, tuttavia, di andare avanti spediti verso la progressiva trasformazione di un sistema ormai inefficiente e dannoso, ben sapendo che la frapposizione di ostacoli e reazioni, striscianti come palesi, di alcuni settori che hanno goduto di una rendita parassitaria sui ritardi del sistema alle iniziative di modernizzazione non si fanno e non si faranno attendere».

«Il percorso già avviato potrà conseguire gli obiettivi prefissati per liberare la Sicilia dalla morsa di un uso irrazionale dei rifiuti, per trasformare in risorsa produttiva ed energetica, tutelando l’ambiente, quel che ancora oggi è un costo ed un peso per la collettività», conclude.

«Il cronoprogramma relativo alla realizzazione dei due impianti prevede la consegna e l’inizio dei lavori di costruzione entro la fine del 2026. Il PRGR adottato prevede, in conformità a quanto disposto dall’art. 14-quater, la realizzazione di due Termovalorizzatori, da ubicarsi nelle zone industriali di Palermo e Catania, finanziati nel limite complessivo di 800 milioni di euro nell’ambito dell’Accordo Coesione FSC 2021-2027 sottoscritto con il Presidente del Consiglio ed approvato dal Cipess».

«I due Termovalorizzatori verranno progettati garantendo le seguenti prestazioni: capacità di trattamento di 300.000 ton/anno di scarti (circa 38 tonnellate l’ora, considerando una disponibilità annuale di 8.000 ore), dalle operazioni di pretrattamento nelle piattaforme regionali, di Rifiuti Indifferenziati (RI), della frazione secca dei Rifiuti Differenziati (RD) e dei Rifiuti Organici (RO) (complessivamente, 600.000 tonnellate); potenza elettrica installata, 25 MWe (complessivamente, 50 MWe)».

E ancora: «Essi costituiscono gli elementi chiave per raggiungere l’obiettivo di ridurre drasticamente la percentuale di rifiuti destinati alle discariche, come richiesto dalla Direttiva UE 2018/850, che prevede un limite massimo del 10% di rifiuti conferiti in discarica entro il 2035. Consentiranno inoltre di: superare le condizioni di fragilità del sistema di gestione dei rifiuti urbani nella Regione Siciliana,«assicurare il completamento della rete impiantistica integrata nel rispetto delle migliori tecniche disponibili (BATBest Available Techniques); smaltire la fase residuale proveniente dalla gestione dei rifiuti, compresi quelli generati nell’ambito delle attività di riciclaggio o di recupero, che risultino non più recuperabili; ridurre i movimenti di rifiuti, azzerando del tutto il trasferimento fuori regione. dice Schifani – adottare metodi e di tecnologie più idonei a garantire un alto grado di protezione dell’ambiente e della salute pubblica».

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