Caso Almasri, l’avvocata Bongiorno difende la Meloni e gli altri big indagati: è senatrice della Lega

Caso Almasri, l’avvocata Bongiorno difende la Meloni e gli altri big indagati: è senatrice della Lega

Da Giulio Andreotti a Matteo Salvini, da Giorgia Meloni a Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano.

Sarà Giulia Bongiorno, 58 anni, originaria di Palermo ma residente a Roma, senatrice della Lega, ex ministra della Pubblica amministrazione del governo gialloverde e nota avvocata, ad assistere la premier, i ministri e il sottosegretario nel caso Almasri.

Non una novità per lei visto che, laureata in giurisprudenza all’Università di Palermo, a 27 anni è entrata nel collegio difensivo nel processo per mafia contro l’ex presidente del Consiglio Giulio Andreotti, andato avanti dal 1993 al 2004. Bongiorno ha difeso l’ex premier ed ex ministro Dc anche nel procedimento di Perugia sull’omicidio del giornalista Mino Pecorelli, conclusosi con la piena assoluzione.

Bongiorno, dal 2006 al 2013 deputata di Alleanza nazionale, poi del Pdl e quindi di Futuro e Libertà di Gianfranco Fini, e senatrice della Lega da due legislature a partire dal 2018, nel corso della sua carriera ha partecipato ad altri processi importanti e di notevole rilievo mediatico, difendendo fra gli altri Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5S Beppe, nel processo a Tempio Pausania, in Sardegna, per una presunta violenza di gruppo; e poi Raffaele Sollecito, assolto in Corte di Cassazione per l’omicidio di Meredith Kercher nel delitto di Perugia, ma anche campioni dello sport del calibro di Francesco Totti e Antonio Conte e dello spettacolo come Gianna Nannini, Ezio Greggio e Tiziano Ferro. Nel 2007, insieme a Michelle Hunziker, ha creato la fondazione contro la violenza sulle donne `Doppia Difesa Onlus´.

Iscritta alla Lega dal 2018, Bongiorno ha difeso il leader del partito di via Bellerio Matteo Salvini – all’epoca dei fatti ministro dell’Interno – nei processi di Catania per il caso Gregoretti e su Open Arms a Palermo con al centro la gestione degli sbarchi di migranti, che si sono chiusi rispettivamente con il non luogo a procedere e con l’assoluzione, perché «il fatto non sussiste».

Nella vicenda relativa ad Almasri, il capo della polizia giudiziaria libica arrestato nei giorni scorsi a Torino e poi rimpatriato in Libia, Bongiorno è stata, oggi, nominata come legale della presidente del Consiglio Meloni, dei ministri della Giustizia Nordio, del titolare del Viminale Piantedosi e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano.

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