
La grande commedia italiana ha sempre raccontato l’Italia attraverso gli occhi di personaggi pavidi, opportunisti, spesso ridicoli, ma incredibilmente umani. Uomini che cercano solo di sopravvivere, di stare dalla parte giusta senza mai esporsi davvero. Eppure, proprio questi antieroi finiscono spesso per ritrovarsi faccia a faccia con la Storia e con la propria coscienza.
In La Grande Guerra, Sordi e Gassman erano due soldati codardi, pronti a tutto pur di evitare il fronte, salvo poi scoprire, nel momento decisivo, un inatteso coraggio. In In nome del popolo italiano, Gassman e Tognazzi incarnavano le contraddizioni di un Paese in cui il confine tra giusto e sbagliato è sempre sfumato.
Oggi, Ficarra e Picone raccolgono questa eredità con L’Abbaglio, portando sullo schermo un altro momento cruciale della nostra storia: lo sbarco dei Mille in Sicilia. Anche qui, i protagonisti non sono eroi, ma uomini comuni, travolti dagli eventi e incapaci di comprendere fino in fondo ciò che sta accadendo.
Ma è proprio in questo che la grande commedia italiana trova la sua forza: nel raccontare che la viltà non è solo una colpa, ma una condizione umana. E che, a volte, anche i vigliacchi possono trovare il loro riscatto.
Ficarra e Picone hanno dimostrato ancora una volta il coraggio di mettersi in gioco, lasciando la loro zona di comfort per abbracciare un cinema più ambizioso e ricco di sfumature. Dopo anni di successi televisivi e cinematografici con il loro stile inconfondibile, il duo palermitano ha intrapreso un percorso di maturazione artistica che li sta portando sempre più vicini al cinema d’autore.
Il primo passo in questa direzione è stato La stranezza (2022), diretto da Roberto Andò, un film che li ha visti affiancare Toni Servillo in una storia affascinante sull’incontro tra Luigi Pirandello e due teatranti siciliani. In quella pellicola, Ficarra e Picone hanno mostrato una recitazione più misurata e profonda, dimostrando di saper andare oltre la comicità immediata per abbracciare una narrazione più sofisticata.
Con L’Abbaglio, sempre sotto la regia di Roberto Andò, confermano e consolidano questa evoluzione. Il film è ambientato nel 1860, durante la spedizione dei Mille, e racconta le vicende di due falsi garibaldini, Domenico Tricò (Ficarra) e Rosario Spitale (Picone), che si uniscono alla spedizione con il solo intento di disertare e perseguire i propri interessi personali. Sullo sfondo, il colonnello Vincenzo Giordano Orsini (interpretato da Toni Servillo) guida le truppe con una miscela di determinazione e disillusione. Il film mescola abilmente commedia e riflessione storica, offrendo una narrazione pungente e raffinata, priva di retorica.
Questa trasformazione artistica richiama il percorso di altri grandi attori comici italiani che hanno saputo reinventarsi. Franco Franchi e Ciccio Ingrassia sorpresero tutti con La giara (1970), adattamento pirandelliano che rivelò il loro lato drammatico. Roberto Benigni, partito dalla comicità surreale, arrivò a conquistare Hollywood con La vita è bella (1997). Massimo Troisi, dopo il successo con La Smorfia, raggiunse la piena maturità artistica con Il postino (1994). Diego Abatantuono, da icona della comicità anni ’80, seppe trasformarsi con ruoli intensi in film come Regalo di Natale (1986) e Mediterraneo (1991).
Ficarra e Picone si inseriscono perfettamente in questa tradizione, dimostrando che la comicità non è un limite, ma una solida base da cui partire per esplorare nuove forme espressive. Il loro talento nel raccontare la Sicilia e l’Italia con uno sguardo ironico e intelligente li rende interpreti sempre più versatili, capaci di coniugare leggerezza e profondità.
L’Abbaglio è un film che si distingue per la sua eleganza narrativa, capace di divertire e far riflettere al tempo stesso. La regia di Roberto Andò è raffinata e attenta ai dettagli storici, mentre la fotografia restituisce magnificamente le atmosfere della Sicilia ottocentesca. Le interpretazioni sono di altissimo livello: Ficarra e Picone abbandonano le gag per una recitazione più misurata, mentre Toni Servillo conferisce ulteriore spessore alla storia con la sua consueta intensità.
Con L’Abbaglio, Ficarra e Picone confermano di essere molto più di una coppia comica: il loro percorso artistico li sta portando verso una maturità sempre più evidente, capace di sorprendere e conquistare il pubblico. Se amate le commedie intelligenti, il cinema d’autore e le storie ricche di livelli di lettura, questo film è assolutamente da vedere.