Dall’Argentina a Belpasso per vedere la città della nonna partita bambina: Daniel chiude il cerchio dei ricordi

Dall’Argentina a Belpasso per vedere la città della nonna partita bambina: Daniel chiude il cerchio dei ricordi

Dopo tanto attendere è riuscito a realizzare il sogno della nonna paterna partita da Belpasso nel 1912 alla volta dell’Argentina.

Dall’Argentina a Belpasso per vedere la città della nonna partita bambina: Daniel chiude il cerchio dei ricordiLa donna, prima di morire, avrebbe voluto vedere per l’ultima volta la città natale. Lo ha fatto per lei il nipote. Daniel Norberto Fiore che ha viaggiato con la moglie Daniela Diaz Marchi e la figlia Carmela Fiore, da Buenos Aires fino a Belpasso, ha chiuso un cerchio di ricordi appartenenti alla nonna.

Il signor Fiore ha incontrato “parenti” alla lontana e gli amministratori di Belpasso. La nonna si chiamava Agata Magrì, nata nel maggio del 1908 a Belpasso. A soli 4 anni è emigrata con i genitori e i tre fratelli per Buenos Aires per realizzare il cosiddetto sogno americano.

Sogno che, come ha raccontato Daniel, fu duro da realizzare perché l’accoglienza per gli emigrati italiani fu inesistente, e le condizioni di vita estremamente stentate. Agata cominciò a lavorare prestissimo, e duramente, nei mercati di frutta e verdura di Buenos Aires, insieme al papà.

Lavoro che continuò a fare per tutta la vita, anche con il marito Giovanni Fiore (anche lui di Belpasso) e il figlio Carmelo Fiore, papà di Daniel. Per tutta la vita sognò di tornare a Belpasso, senza mai riuscirci.

“Dopo più di cento anni, questa storia raccontataci in aula consiliare (dove abbiamo accolto Daniel e la sua famiglia per dare loro il benvenuto e consegnare loro qualche piccolo ricordo della nostra città) ci ha fatto davvero emozionare- ha detto il sindaco Carlo Caputo- Perché la nostra Belpasso ha saputo restare sempre presente dentro al cuore, i racconti e i sogni di una bambina dall’altra parte del mondo. Oggi Daniel ha avverato il sogno di nonna e papà, e magari riuscirà a ritrovare, percorrendo le strade del nostro paese, qualche dettaglio che avrà “vissuto” dentro alle storie della nonna. Siamo stati davvero felici di ospitarli – seppur per poco – e se qualcuno avesse notizia delle famiglie Magrì, Laudani e Fiore può ancora aiutarlo ad arricchire le informazioni sulla sua famiglia natale” ha concluso Caputo.

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