Biancavilla, quant’è buono il cenone delle sorelle Messina: cotechino, lenticchie e altre leccornie

Biancavilla, quant’è buono il cenone delle sorelle Messina: cotechino, lenticchie e altre leccornie

Pesce, carne o scacciate? Oppure, perché no, tutte e tre?

È così che inizia il dilemma” su quale potrebbe essere il menù perfetto per la famigerata notte della vigilia e per il giorno di Capodanno, i due giorni a cavallo dove ci si prepara a salutare il vecchio anno che – con i suoi lati positivi e negativi – è passato e accogliere il nuovo 2025, colmi di speranze e di buoni propositi.

A Biancavilla, le sorelle Messina iniziano presto a pensare quali specialità poter cucinare in occasione delle giornate di festa per poter deliziare i loro commensali, così si riuniscono in anticipo per stilare un menù, fare la lista della spesa e dividersi i compiti. A spesa fatta, si inizia già il 31 mattina a cucinare i deliziosi manicaretti, la “zia Rita” – così viene chiamata una delle due sorelle da tutti coloro che le sono vicini – è specializzata in fritture e nei primi piatti, ma soprattutto dedica molta attenzione alle patate al forno, una sua specialità che non a caso è anche il contorno preferito dei suoi nipoti. Mentre Laura, la sorella più piccola, è una cuoca provetta in merito a dolci di ogni tipo e scacciate, nelle sue prelibatezze non possono mancare mai le melanzane, che siano fritte o grigliate poco importa, basta che ci siano. Non può mancare il tradizionale baccalà fritto, ma soprattutto il cotechino con le lenticchie da mangiare dopo la mezzanotte, come segno di buon auspicio per l’anno nuovo.

Ecco che, poi, appena tutto è pronto iniziano ad arrivare i primi ospiti, tutti si riuniscono intorno alla tavola per condividere l’ultimo pasto dell’anno e iniziare insieme il nuovo, uniti dall’entusiasmo di Tenere a battesimo un nuovo capitolo della loro vita, che si aggiunge alla loro storia.

Dal Corriere Etneo un augurio speciale a tutti. Che il nuovo anno possa portare tante cose nuove e conservare le esperienze passate, come lezione per una vita più consapevole in vista di quello che verrà. Buona vigilia. Ciao 2024.

Giusy Papotto

Riguardo l'autore Giusy Papotto

Creativa, sognatrice e bambina nel cuore: è meglio immaginare un mondo in rosa, pieno di risate, caramelle e sogni da realizzare. Nata a Catania e Biancavillese di appartenenza, da grande vorrebbe fare la giornalista, ma andrebbe bene anche fare la pasticcera. Appassionata di letteratura, il suo libro preferito è un classico di Pirandello: Uno, nessuno e centomila. Non c'è cosa che le sfugga del mondo della televisione e del gossip. In macchina? Solo radio e musica a tutto volume! In un'altra vita, sicuramente, una donna impegnata nei maggiori salotti dell'alta aristocrazia.

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