Catania, al Teatro Brancati raddoppia il ‘Malato immaginario’ in versione Ficarra: due repliche il 7 e 8

Catania, al Teatro Brancati raddoppia il ‘Malato immaginario’ in versione Ficarra: due repliche il 7 e 8

Un grande successo di pubblico e di critica per Il malato immaginario di Molière nell’inedita versione di Salvo Ficarra prodotta dal Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale.

Dopo le varie date e i ripetuti sold out al Teatro Vitaliano Brancati, a grande richiesta, sabato 7 dicembre alle ore 21 e domenica 8 dicembre alle ore 17,30, andranno in scena due repliche straordinarie della brillante opera molierana che Salvo Ficarra ha adattato e diretto con tutta la sua verve proponendo una vera e propria commedia “pop”. Ancora due date catanesi, quindi, per poter godere dell’originale produzione del TdC, che oltre all’originale regia di Salvo Ficarra, vanta le musiche del cantautore Lello Analfino, e vede protagonista il poliedrico Angelo Tosto perfetto capo comico nelle vesti di Argan.

In scena con lui un cast di altissimo livello che annovera (in ordine alfabetico) Filippo Brazzaventre, Daniele Bruno Cosimo Coltraro, Giovanna Criscuolo, Luca Fiorino, Anita Indigeno, Lucia Portale, Emanuele Puglia, Giovanni Rizzuti. A completare il cast, in video, i ballerini Licia Bisicchia e Daniele Caruso. Scene e costumi sono di Francesca Cannavò, realizzazione video Nico Bonomolo, movimenti coreografici Giorgia Torrisi Lo Giudice. Un’opera pop appunto, in cui Salvo Ficarra ha riportato il testo di Molière alle sue origini per proporre uno spettacolo ironico. «Cosa può dirci ancora oggi una delle opere più rappresentate di Molière? Sicuramente, che Argan, il protagonista è ancora tra noi. Insieme alla sua banda di mogli, figli, cameriere, fratelli e medici. Il tema della medicina, le controversie che genera, le passioni che scatena sono ancora oggi tema di dibattito pubblico così come lo sono da sempre. Fra addetti ai lavori e soprattutto fra malati finti e veri. Molière fin dalle prime battute prende lo spettatore per mano e lo culla tra le risate che scaturiscono dai protagonisti di questa commedia, salvo poi lasciarci a riflettere sul nostro rapporto con il medico e le sue prescrizioni».

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