Catania, il Premio Domenico Danzuso ricomincia da cento (premiati): il 16 dicembre il Gala presentato da Marina Cosentino

Catania, il Premio Domenico Danzuso ricomincia da cento (premiati): il 16 dicembre il Gala presentato da Marina Cosentino

La ventiduesima edizione, nello scorso gennaio, aveva raggiunto la cifra magica dei cento premiati: tante negli anni personalità e istituzioni insignite del riconoscimento intitolato a Domenico Danzuso, catanese cittadino del mondo, raffinata tempra di intellettuale celebrato tra i maggiori esponenti della critica teatrale italiana.

Dal 1950 e per oltre cinquant’anni, Danzuso scrisse di prosa, lirica e danza sul quotidiano La Sicilia e su riviste come Dramma, Sipario, Prima Fila, Hystrio. Un magistero che fece lui un’autorevole coscienza critica per la Cultura siciliana.
Già nel novembre 2023, il valore sempre più prestigioso acquisito dal Premio aveva portato i familiari a favorire la nascita un’associazione, presieduta da Filippo Donzuso, che aveva trovatosede dell’associazione, nella sala del Conservatorio Bellini di Catania dedicata al critico e in cui campeggia il suo ritratto, opera del pittore Salvo Russo.
La serata di gala della ventitreesima edizione è stata fissata per lunedì 16 dicembre alle 20.30proprio nell’auditorium di quel Conservatorio in cui, in novembre, si era riunita la Giuria, presieduta da Giuseppe Lazzaro Danzuso e con segretaria Vittoria Napoli, per assegnare i riconoscimenti 2024 ai nomi di chiara fama, che interverranno al Gala ancora una volta affidato alla conduzione di Marina Cosentino.
Sul palco, per ricevere i premi – realizzati dallo scultore dell’Accademia di Belle Arti di Catania Pierluigi Portale su progetto grafico del direttore Gianni Latino – si alterneranno tra talk e performance il mezzosoprano russo Anastasia Boldyreva, il cantautore catanese Vincenzo Spampinato, l’attrice, autrice e regista teatrale Luana Rondinelli, l’attore e regista Luigi Tabita il light designer Gaetano La Mela, la giornalista Maria Lombardo. Premiato anche il videoclip del brano rap “Certe sostanze”, prodotto dall’etichetta discografica Tomato Sauce Records.
Uno speciale riconoscimento, infine, andrà al Gruppo Teatro Maria Campagna, non più esistente. Un tributo all’autrice e attrice scomparsa a quarant’anni nel 1978 dopo aver fondato con il regista Nuccio Caudullo quel Teatro Gruppo, che si proponeva “di contribuire alla presa di coscienza del popolo siciliano mediante la riscoperta e la diffusione delle sue matrici storiche”, impiegando “le forme espressive dialettali”.
A ritirare il premio saranno alcuni di coloro i quali diedero vita alla Compagnia e per ricordare Maria Campagna, Cinzia Caminiti Nicotra riproporrà un frammento dello spettacolo da lei scritto con Salvina Campagna, sorella dell’attrice, rappresentato nel 2015 con il titolo “Un fiore per Maria”.
Oltre ai Premi Danzuso nel corso della serata saranno consegnate le borse di studio per giovani meritevoli: quella del Lions che andrà a uno studente dell’Accademia di Belle Arti etnea e quella del Soroptimist e della Cappellani ad allievi del Conservatorio Bellini.

GLI ENTI PROMOTORI
Subito dopo la sua scomparsa di Danzuso, nel dicembre 2000, nacque il Premio a lui dedicato, su iniziativa del compianto Tony Maugeri, all’epoca presidente della Scam. Un’iniziativa via via cresciuta anche grazie all’apporto della moglie del critico, Lina Polizzi, recentemente scomparsa. E con il sostegno di importanti istituzioni, a cominciare dal Comune di Catania, che da anni concede alla manifestazione il proprio patrocinio. Gli enti promotori sono realtà eccellenti: il Teatro Massimo Bellini, lo Stabile di Catania, il Brancati e il Teatro della Città, il Conservatorio Bellini, la citata Società Catanese Amici della Musica, l’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, l’Accademia di Belle Arti etnea, il Lions Catania Host, il Soroptimist, l’Assostampa e naturalmente La Sicilia, il giornale su cui scriveva Danzuso, e il Quotidiano di Sicilia e la Fondazione MarilùTregua.
Il Premio Domenico Danzuso ha altresì il sostegno dell’Azienda Vitivinicola Al-Cantàra.

DOMENICO DANZUSO
Nato il 4 febbraio del 1922 e scomparso il 3 dicembre del 2000, è stato per cinquant’anni uno dei più stimatici critici italiani, insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui quelli intitolati a Ennio Flaiano e Salvo Randone e la Lente d’oro. Danzuso ha inoltre firmato con Giovanni Idonea alcuni tra i più importanti contributi sulla storia teatrale etnea, come il libro “Musica, musicisti e teatri a Catania”. È stato anche docente di Storia dello spettacolo dell’Accademia di Belle Arti, consigliere d’Amministrazione dell’Istituto Bellini, oggi Conservatorio, proboviro dell’Assostampa, socio del Lions e della Scam.

L’ALBO D’ORO
Nell’albo d’oro del Premio Danzuso, tanti personaggi-simbolo del mondo dello spettacolo e della cultura, da Pippo Baudo ad Andrea Camilleri, a Roberto Andò, alla gloriosa famiglia teatrale Ferro-Carrara. E poi interpreti prestigiosi della prosa e del cinema, da Gabriele Lavia a Mariano Rigillo, da Pino Micol a Vincenzo Pirrotta, da Luca Lazzareschi a Sebastiano Lo Monaco, da Lucia Poli ad Anna Foglietta. E ancora i grandi interpreti della nostra tradizione teatrale, da Leo Gullotta a Pippo Pattavina, da Tuccio Musumeci a Marcello Perracchio, da Romano Bernardi e Alessandra Cacialli a Gilberto Idonea e Nellina Laganà, da Mimmo Mignemi a Fulvio D’Angelo, da Guia Ielo ad Alessandra Costanzo, da Graziana Maniscalco ad Egle Doria, da Gianpaolo Romania a Elaine Bonsangue. E ancora da Gino Astorina a Barbara Giordano, senza contare personalità che hanno segnato e segnano anche il cinema e la tv, come Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Barbara Tabita, Giovanni Calcagno, Manuela Ventura e David Coco. E poi scenografi come Roberto Laganà, Angela Gallaro e Antonino Viola, coreografi come Silvana Lo Giudice, danzatori come Roberto Zappalà, premiato con la moglie Maria Inguscio, pupari come i Fratelli Napoli, la cantattrice Anna Malvica, il regista Giuseppe Dipasquale, il regista di spettacoli di marionette Alfredo Guglielmino, il regista Gianni Scuto, l’attore, cantante, regista e autore Angelo Tosto e ancora la Scuola di Giocoleria di Gammazita e il NeonTeatro, meravigliosa compagnia che si avvale anche di autori, attori, cantanti diversamente abili. Tecnici come il decano dei light designer Franco Buzzanca. Nomi altisonanti anche in campo musicale, per esempio i pianisti Francesco Nicolosi, Giovanni Cultrera, Epifanio Comis, Ketty Teriaca, Giulia Gangi, Giuseppina Maria Sangiorgio e Giuseppe Guarrera, il direttore d’orchestra Fabrizio Maria Carminati, ma anche Nino Lombardo e Pippo Russo. E poi il violoncellista Wladimir Pavlov, il violinista Vito Imperato, il flautista Giovanni Roselli, il pianista Alberto Ferro, il contrabbassista Nicola Malagugini e la Junior Orchestra TVB. Tra i cantanti, i tenori Fabio Armiliato e Danilo Formaggia, i bassi Simone Alaimo e Carlo Colombara, i baritoni Corrado Cappotta, Francesco Verna, Omar Montanari e Graziano D’Urso. E poi i soprani Donata D’Annunzio Lombardi, Micaela Carosi, Emilia Falcaru, Clara Polito, Laura Giordano, Serena Daolio e Daniela Schillaci e i mezzosoprani José Maria Lo Monaco e Sonia Fortunato.
Lustro al premio hanno dato poi personaggi del mondo della cultura come il musicologo Domenico De Meo, i critici Maricla Boggio, Giorgio Gualerzi, Italo Moscati, Aldo Mattina, Emilia Costantini, Totò Rizzo, Carmelita Celi, gli operatori culturali Peppino Ortoleva e Virgilio Piccari e lo storico del cinema Sebastiano Gesù. E Nerina Chiarenza, pittrice di carretti siciliani, nonché Gianni Latino tra le maggiori personalità italiane del Graphic Design.

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