A una settimana dalla nuova votazione che deciderà il futuro M5S, il Movimento si concentra sull’obiettivo quorum e parte dai social la campagna per portare al voto almeno una parte di quei 35mila iscritti che tra il 21 e il 24 novembre si sono astenuti. Infatti se a quella quota si aggiungesse l’astensione degli oltre 15mila che hanno già votato contro l’eliminazione del garante, il quorum non verrebbe raggiunto.
I militanti della base lanciano l’hashtag ‘iorivoto’ e l’invito rimbalza sui social, anche tra i parlamentari, tanto da diventare lo slogan in vista della nuova consultazione, che dovrà confermare le modifiche statutarie sancite dall’assemblea costituente.
Intanto i contestatori che in apertura dell’assemblea Nova, sabato scorso, hanno gridato dalla platea contro il presidente Giuseppe Conte danno vita all’associazione ‘Figli delle stelle’. «La nostra missione – scrivono in una nota – sarà quella di promuovere la partecipazione alla vita democratica e culturale del Paese in particolare tra i giovani». Nel comunicato non ci sono riferimenti alla figura di Beppe Grillo, anche se l’immagine del fondatore, insieme a quella di Gianroberto Casaleggio, compariva sulle t-shirt che indossavano i venti attivisti, durante la contestazione al Palazzo dei Congressi.
Dal canto suo, Conte si prepara «serenamente» al voto, e come un mantra, ribadisce che la risposta al nuovo attacco di Grillo deve arrivare con un’ennesima prova di democrazia. A tal proposito, i parlamentari sono già al lavoro per trasformare in proposte di legge gli imput arrivati dalle risposte ai quesiti della costituente: «Siamo molto soddisfatti perché Nova arriva direttamente in Parlamento – dice Vittoria Baldino al termine della conferenza dei capigruppo di Montecitorio -. Abbiamo chiesto e ottenuto la calendarizzazione già per la settimana del 9 dicembre della mozione sulla legalizzazione della cannabis. È il primo atto per portare in Parlamento quello che ci hanno detto gli iscritti, presto arriverà anche una legge sul fine vita e la legge costituzionale per portare la sanità nelle mani dello Stato».
Al voto che si terrà tra il 5 e l’8 dicembre si guarda con ottimismo, nella speranza che tanti indecisi, che a novembre hanno preferito astenersi per non entrare nello scontro Conte-Grillo, decidano, ora che il fondatore pare assolutamente intenzionato a rottamare il Movimento, di prendere posizione.