di Vincenzo Valastro
Il prossimo 3 dicembre alle ore 19.00 presso la Chiesa del Rosario, alla presenza dell’Arcivescovo di Catania Mons. Luigi Renna, si svolgeranno le celebrazioni per i 100 anni da quando Padre Antonino La Mela è al Rosario.
Padre La Mela, cosi è conosciuto ad Adrano, viene ordinato Sacerdote il 26 ottobre 1924, la sua vocazione, cosi come racconta egli stesso nel volumetto “Casa del fanciullo Maria SS del Rosario” Notizie e ricordi, nasce nel movimento giovanile e di oratorio “San Vincenzo Martire” allocato tra la chiesa Madre e i locali di San Francesco sotto la guida spirituale del Canonico Raspante.
Per ordine del Card. Nava, Arcivescovo di Catania, comunicato dal Prevosto Branchina il 16 novembre, il 2 dicembre 1924 Padre La Mela prende possesso della chiesa del Rosario lasciata dall’ultimo Frate Domenicano Padre Domenico Viaggio.
Inizia cosi la lunga storia di quello che è stato definito il “San Giovanni Bosco di Adrano” fatta di accoglienza e di servizio verso i più deboli, animato da spirito caritatevole ha educato intere generazioni al culto della Madonna del Rosario e a confidare nella provvidenza.
Devotissimo a Santa Teresa del Bambin Gesù sotto la cui protezione metteva i fanciulli che frequentavano l’oratorio e la scuola con l’opera infaticabile delle maestre dirette da Tina Coco indimenticata educatrice di generazioni di bambini.
Grazie a Padre La Mela, abbiamo notizie certe e documentate del periodo piu nefasto della storia di Adrano, la seconda guerra mondiale con la morte e distruzione che ha portato alla nostra comunità. Grazie al suo diario abbiamo la cronaca della giornate dal 12 luglio all’8 agosto 1943 giorno in cui ritornato dallo sfollamento trova la chiesa distrutta, ma la statua della madonna del Rosario intatta lo spinge a ricostruire l’oratorio per regalarlo alla città cosi come lo conosciamo oggi.
Dalla lettura dell’opuscolo apprendiamo come tutta la comunità adranita, negozi, bar, sodalizi, cittadini, amministrazione comunale, presidenza della Regione, deputati nazionali con l’on. Mario Scelba in primis, Don Luigi Sturzo hanno contribuito alla ricostruzione. Ecco perché Adrano sente il “Rosario” come bene comune da proteggere e tutelare. Tantissimi ad Adrano con orgoglio si sentono “Rosariani”.
Anche la Santa Sede partecipa alla ricostruzione. Con un messaggio del 20 giugno del 1947 il Segretario di Stato di Papa Pio XII Card. G.B. Montini, futuro Papa Paolo VI, ringrazia Padre la Mela per il “Graditissimo” regalo, un album fotografico con i giovani del Rosario intenti nelle loro attività. Queste sono le parole riportate dallo stesso Padre La Mela pronunciate dal Card Montini a Mons. Antonio Travia che lavorava nella Segreteria di Stato, “lavorate, fate opere grandiose ed il Santo Padre vi aiuterà”.
Vivere l’oratorio per Padre La Mela era fondamentale per l’educazione della gioventù. Tanti erano i momenti festosi ricreativi e sportivi che scandivano le giornate al Rosario. Le scampagnate alla Parricchia, a Santa Domenica, e in pineta erano momenti irrinunciabili, cosi come le gite nei paesi vicini e sull’Etna. Memorabile, e ancora oggi è ricordata dai Rosariani piu anziani, è stata la gita a Pompei a visitare il Santuario della Madonna del Rosario il 5 Agosto 1962.
Un intero capitolo è dedicato da Padre La Mela al calcio. Il campetto acquistato anche grazie al canonico Vincenzo Bascetta, è stato da sempre fucina di calciatori transitati poi nelle squadre locali. Tra i tanti spicca il nome di Pier Luigi Del Bene conosciuto ad Adrano con il nome di Pierino. Padre la Mela ne parla con orgoglio e ne ricorda la carriera in modo minuzioso. Dal campetto del Rosario Del Bene passa all’Adrano e da qui per 6.000.000 di lire nel 1953 passa al Napoli giocando al fianco di campioni del calibro di Vinicio e altri. Poi la carriera di calciatore lo vede disputare campionati di serie A tra L’udinese, la Cremonese, il Varese. Dopo la fine della carriera calcistica Pierino del Bene si stabilisce a Varese dove è scomparso nel 2019. Del Bene ogni anno inviava gli auguri a Padre la Mela. I figli di Del Bene, Giuseppe e Beatrice, verranno ad Adrano per vedere i luoghi della giovinezza del papà.