Stupro Palermo, condannati i sei maggiorenni per le violenze su una 19enne nel luglio scorso

Stupro Palermo, condannati i sei maggiorenni per le violenze su una 19enne nel luglio scorso

Sono tutti colpevoli per lo stupro della ragazza diciannovenne avvenuto il 7 luglio dello scorso anno in un cantiere abbandonato al Foro Italico a Palermo. Hanno stuprato in sette una ragazza completamente ubriaca.

Angelo Flores, Gabriele Di Trapani, Christian Maronia, Cristian Barone, Elio Arnao, Samuele La Grassa e Riccardo Parrinello l’unico minorenne, si sono accaniti su di lei filmando la violenza di gruppo con un telefono. Ieri è arrivata la sentenza di primo grado per i sei imputati maggiorenni la notte delle violenze. Il presidente del collegio Roberto Murgia ha condannato per violenza sessuale aggravata a 7 anni Flores, Di Trapani, Maronia e Arnao, a 6 anni e 4 mesi Barone e a 4 anni La Grassa. Con loro quella notte c’era anche R.P, l’unico minore, che è già stato condannato in primo e secondo grado a 8 anni e 8 mesi di reclusione. Per lui la sentenza d’Appello è arrivata pochi giorni fa.

Per i sei maggiorenni la procuratrice aggiunta Laura Vaccaro e i sostituti Mario Calabrese e Monica Guzzardi avevano chiesto una condanna a 12 anni per tutti tranne che per Samuele La Grassa. Per quest’ultimo, che secondo l’accusa non ha materialmente partecipato alle violenze ma ha «pienamente condiviso il progetto criminale del gruppo», la procura aveva chiesto dieci anni e otto mesi. Ad oggi, dunque, tre collegi diversi, quelli di primo e secondo grado per il minorenne e quello di oggi per i sei maggiorenni, hanno stabilito che quella notte c’è stato uno stupro. Che la giovane ha detto «no» e gli imputati non si sono fermati. Non ha convinto la tesi dei difensori dei ragazzi. Tutti hanno sostenuto che la ragazza era consenziente, che lei decise alla Vucciria di andare a Foro Italico. Per i difensori non ci fu violenza anche perché durante lo stupro la vittima avrebbe telefonato senza chiedere aiuto. Ma in aula chi ha ricevuto la telefonata ha risposto alle domande con un una serie di «non ricordo».

Un boomerang per le difese che non sono riuscite a controbilanciare l’enorme peso del video della violenza girato da Angelo Flores e agli atti del processo. Per quel video Flores alcuni giorni fa è stato rinviato a giudizio per diffusione di materiale pedopornografico. L’avrebbe infatti girato ad alcuni amici.

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