Paternò, Galvagno inaugura 3 opere di arte urbana contro la mafia: nel ricordo di Piersanti Mattarella e Falcone

Paternò, Galvagno inaugura 3 opere di arte urbana contro la mafia: nel ricordo di Piersanti Mattarella e Falcone

Il presidente della Fondazione Federico II, Gaetano Galvagno, ha inaugurato a Paternò tre opere di arte urbana nell’ambito del progetto “Le strade da seguire…”, appena realizzate su tre facciate di edilizia popolare, in via Massa Carrara, a pochi metri dall’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò.

“Le Strade da Seguire…” è un progetto voluto dal presidente della Fondazione Federico II e condiviso da tutto il Consiglio di Amministrazione che si sta espandendo in tutta la Sicilia. Gli artisti sono chiamati a rappresentare l’iconografia dei testimoni del contrasto alle mafie. Le tre opere di Paternò sono state realizzate da altrettanti artisti siciliani: Abramo, Ruce e Ligama. Quest’ultimo ha raffigurato il volto di Piersanti Mattarella. Presenti, oltre a Galvagno e agli artisti, anche Bernardo Mattarella, figlio del Presidente della Regione, ucciso brutalmente nel 1980. L’opera è intitolata “L’Ulivo Bianco, Piersanti Mattarella” (compaiono dei ramoscelli di ulivo accanto al volto). Le altre opere sono “Quale futuro lasciamo ai nostri figli”, di Chiara Abramo e “Legalità” di Alberto Ruce.

“Legalità” di Alberto Ruce raffigura una donna bendata che rappresenta la giustizia, guidata da un falco che richiama nella fonetica il nome di Giovanni Falcone. Nell’opera di Chiara Abramo, un ragazzino custodisce tra le mani un cuore anatomico fatto di terra dalla quale cresce il ficodindia che rappresenta la Sicilia ricca di risorse e difficoltà, il ficus che rimanda all’albero Falcone. In generale l’opera vuole trasmettere un senso di cura, vista la vicinanza dell’edificio con l’ospedale.

Un progetto ambizioso – dice il presidente della Fondazione Federico II Gaetano Galvagno – con una modalità attuativa che si pone anche l’obiettivo di creare una via dell’Arte e degli Eroi della nostra terra, che diventi non solo portatrice di memoria e identità, ma anche opportunità turistica. Oggi si assiste a volte quasi ad una esaltazione dei boss mafiosi attraverso le serie televisive. Noi stiamo facendo esattamente il contrario. Proviamo a far sì che i giovani abbiano modelli e idoli positivi. Al contempo, attraverso l’arte, rigeneriamo e valorizziamo i luoghi, in chiave culturale e turistica”.

All’inaugurazione hanno partecipato i vertici della Fondazione Federico II tra i quali il deputato regionale Giuseppe Lombardo, il sindaco Nino Naso, assessori, il presidente del consiglio Marco Tripoli e consiglieri comunali nonche il deputato nazionale Francesco Ciancitto. Alla cerimonia hanno assistito anche alcune delegazioni di studenti delle scuole superiori di Paternò
Ma “Le Strade da Seguire” è una scia di legalità che si propaga per l’intera Sicilia. Un’altra opera è stata già realizzata a Gela dal noto artista gelese Roberto Collodoro sulla facciata di una casa in stato di abbandono in Via Pisa, la storica via dell’arte, ormai spopolata. È intitolata “Donne resilienti” e non a caso compaiono i volti di Artemisia Gentileschi, Rita Levi Montalcini e Madre Teresa di Calcutta.

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