Marco Bucci ‘sindaco’ di centrodestra della Regione Liguria: Orlando (Pd) battuto di quasi 8 mila voti

Marco Bucci ‘sindaco’ di centrodestra della Regione Liguria: Orlando (Pd) battuto di quasi 8 mila voti

Finisce a tarda sera in un corteo che porta in trionfo Marco Bucci, sindaco di Genova e da oggi neo governatore della Liguria, dal point elettorale di piazza Corvetto fino a piazza De Ferrari, sede del palazzo della Regione che governerà per i prossimi 5 anni dopo la vittoria della coalizione del centrodestra arrivata in una giornata, vissuta e sofferta, dati alla mano con sorprese fino all’ultimo voto.

E’ lui il prossimo presidente, scelto dai liguri per il dopo-Toti, in una lunga giornata di scrutini tra sorprese e sorpassi continui tra i due principali sfidanti, Bucci e il suo principale competitor, Andrea Orlando.

Una distanza di quasi 8 mila voti a separarli, un neo governatore che vince in Liguria, ma nella sua città deve accontentarsi di arrivare secondo con il 44,30%, dietro ad Orlando con il 52,26%. Cronaca di una giornata di scrutini iniziata subito dopo la chiusura delle urne, alle 15, con il primo instant poll che poi si rivelerà premonitore e molto vicino al risultato finale. Bucci e Orlando si accostano, si inseguono, si sorpassano nel megaschermo della sala stampa di piazza De Ferrari a Genova dove si proiettano i risultati aggiornati di seggio in seggio, mentre fuori dalle vetrate si assiepano i curiosi, cittadini, passanti, un capannello di persone che cambia e scorre e segue l’evolversi dei risultati in tempo reale.

Alla fine il differenziale tra i due candidati comincia ad ampliarsi in modo non più rimediabile solo intorno alle 21, quando l’ex ministro e sindaco di Imperia Claudio Scajola per primo si dice certo del risultato e si congratula con Bucci per la vittoria. «Da soli non si vince, neanche il più grande leader», commenta il neo presidente nella sua prima conferenza stampa da governatore, e le sue prime parole sono per `il gruppo´ e per i liguri. «Se c’è una pagina da scrivere l’abbiamo scritta tutti assieme. Io da solo non avrei fatto nulla – prosegue Bucci – voglio essere il sindaco dei liguri, scrivetelo. La differenza? E’ poter essere al servizio dei cittadini, non essere serviti. Questo risultato dice che la buona Liguria non torna indietro e di questo siamo orgogliosi». C’è spazio anche per un commento al risultato dello schieramento opposto, sul quale anche secondo Bucci il centrosinistra ha pagato divisioni e personalismi. «Se fossi Orlando – dice Bucci – dopo il veto di Conte e lo strappo di Grillo prenderei i miei cari amici e gli farei un mazzo così. Ma non voglio fare il suo lavoro. Fossero stati con me o andavo via io o andava via la coalizione».

Bucci chiude l’incontro promettendo una giunta pronta a mettersi al lavoro in un paio di settimane, poi lascia la sala e trova ad accoglierlo in piazza Corvetto moglie, figli e un centinaio tra sostenitori, elettori e simpatizzanti. Un corteo che lo accompagna fino in piazza De Ferrari, in un clima diverso dalla grandiosità della festa post elezioni che caratterizzò l’ultima vittoria di Toti 4 anni fa. Non ci sono i leader nazionali, che si sono spesi nelle settimane pre-voto, ma ci sono tutti i leader locali della coalizione. «Ora si va a casa a dormire, e domani al lavoro», chiosa Bucci lasciando la piazza.

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