Lettera Pastorale del Vescovo di Nicosia Schillaci: “C’è bisogno di cristiani appassionati”

La lettera pastorale di Mons. Giuseppe Schillaci per il 2024/2025, “Ricolmi di Spirito Santo. Discepoli missionari del Vangelo”, rappresenta un profondo invito a una riflessione e a una crescita collettiva all’interno della Chiesa. L’accento posto sulla sinodalità, su un cammino condiviso e sull’ascolto reciproco, evidenzia una Chiesa viva e dinamica, che vuole rispondere alle sfide del mondo contemporaneo attraverso un rinnovato impegno nella comunità e con la comunità.
Mons. Schillaci sottolinea l’importanza di “essere Chiesa”, non come entità astratta, ma come realtà palpabile e concreta in cui ciascun fedele, indipendentemente dal proprio ruolo, è parte integrante di un corpo unico. L’invito a riscoprire l’amore per la Chiesa universale e locale rappresenta un richiamo a una spiritualità profonda e autentica, che ci esorta a vederci come fratelli e sorelle, uniti nella comune missione di portare il Vangelo a tutti.
Il richiamo a “osare la missione” è potente e urgente. Non si può negare che viviamo in un’epoca che richiede audacia e coraggio nel testimoniarlo, specialmente in contesti spesso ostili alla fede. Non possiamo, quindi, limitarci a una fede passiva; siamo chiamati a partecipare attivamente al mandato di Cristo, portando la sua luce alle periferie dell’esistenza umana, ai più vulnerabili e agli esclusi.
“Non scoraggiamoci! – scrive il presule -.C’è bisogno di cristiani appassionati, pienamente coinvolti, anche se siamo pochi e ci sentiamo, a volte, inadeguati, non all’altezza del compito”.
Inoltre, la lettera invita a una riflessione sul nostro modo di ascoltare, di accogliere l’Altro e di aprirci a nuove esperienze e percorsi. E qui c’è tutto il Levinas, filosofo francese, tanto caro a mons. Giuseppe Schillaci. Si tratta di un tema fondamentale nel nostro attuale contesto sociale, dove il dialogo e la comunione fraterna risultano essenziali per costruire una comunità coesa e inclusiva. Mons. Schillaci ci ricorda che non possiamo essere chiusi nei nostri recinti, ma dobbiamo uscire con audacia, spinti dall’amore e dalla misericordia di Dio.
La richiesta di ascolto, che siamo chiamati a mettere in atto, sia nei confronti degli altri membri della comunità che nei confronti di Dio stesso, ci invita a una continua conversione e crescita personale. Questo cammino di ascolto reciproco, tanto nel contesto sociale che nella vita di fede, ci preparerà ad affrontare insieme le sfide e le opportunità che il futuro ci riserverà.
Forte ed incisivo il richiamo che fa Mons. Schillaci quando ci ricorda che “I cristiani, in questo nostro tempo, certamente siamo sempre più minoranza; dobbiamo provare, come amava dire Papa Benedetto XVI, ad essere una minoranza creativa, capaci di ridare slancio alle nostre comunità di appartenenza sia da un punto di vista ecclesiale che anche da un punto di vista civile e sociale”.
La lettera di Mons. Schillaci ci sprona a non perdere di vista l’essenza della nostra fede, che è crescita continua e segno di un amore che si manifesta nel servizio agli altri. Questo cammino di discepolato non è mai statico; è un viaggio dinamico che chiede il nostro impegno costante, la nostra presenza attiva e la nostra disponibilità a essere strumenti di pace e di amore nel mondo. La Chiesa, come “comunità in missione”, diventa così un faro di speranza, pronta a rispondere “eccomi” alla chiamata del Signore in ogni momento della nostra vita.
Scritta per la Diocesi di Nicosia, la lettera si presenta, così, attualmente valida per ogni credente e laico inserito nella Chiesa universale e quindi si configura come una chiamata a un rinnovamento personale e comunitario per tutti coloro che intendono rispondere con amore e verità alle domande e alle difficoltà che molti vivono oggi.

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