La consigliera del Cms Rosanna Natoli ha presentato al Comitato di presidenza del Csm una richiesta di annullamento di tutte le delibere di plenum del 17 luglio 2024, per essere stata impedita la sua presenza alla seduta con azioni che l’hanno «terrorizzata, forzata e violentata psichicamente da parte dei consiglieri di Area e di Md».
È quanto riferiscono fonti del Csm.
Natoli, componente laica del Consiglio in quota Fratelli d’Italia, alcuni mesi fa è stata accusata di aver rivelato atti di inchiesta alla magistrata Maria Fascetto Sivillo, condannata dal tribunale di Messina, che doveva affrontare un provvedimento disciplinare.
Nel chiedere l’annullamento del plenum del 17 luglio, Natoli fa particolare riferimento al «conferimento dell’ufficio direttivo di procuratore di Catania al dottor Curcio».
Nella sua richiesta, Natoli precisa che le era stato riferito di una consigliera del Csm, la quale «aveva comunicato al vice presidente che qualora fossi entrata in aula consiliare per partecipare ai lavori del plenum (il 17 luglio scorso ndr) avrebbero, in apertura e in collegamento con Radio Radicale, diffuso, mediante lettura, la trascrizione del contenuto della chiavetta Usb», contenente delle dichiarazioni spontanee della magistrata Sivillo durante un’udienza del 16 luglio (giorno in cui Natoli era stata assente giustificata – ndr).