Arrestato per estorsione un 52enne e fermati un 30enne e un 44enne dai carabinieri delle compagnie di Augusta e Paternò su iniziativa della Procura del capoluogo etneo.
I tre indagati sarebbero gli autori di “plurimi episodi delittuosi di estorsione” commessi ad Acireale e Paternò nel mese di luglio e nei primi giorni del mese di agosto.
Le indagini hanno permesso di acquisire elementi indiziari che dimostrerebbero il coinvolgimento degli indagati in due gravi episodi estortivi in danno del titolare di un’azienda agricola nonché del padre dello stesso.
Le attività investigative hanno consentito di ricostruire compiutamente la dinamica dei fatti: gli indagati avrebbero prospettato alle persone offese di pagare la somma di 6 mila euro pena la mancata restituzione di beni (un escavatore e una trincia di uso agricolo), sottratti alle vittime lo scorso 25 luglio presso una delle loro proprietà (sita nel territorio di Augusta, c.da Loco Grande), con l’ulteriore condizione di impiegare l’escavatore per compiere un furto con la tecnica della spaccata, per poi accordarsi sulla somma di 2.500 euro , per ottenere l’escavatore (poi in effetti restituito) e per una somma pari ad 1.200 euro per la consegna della trincia.
Tuttavia le vittime si sono rivolte ai carabinieri che hanno attivato un servizio ad hoc nella fase della consegna del secondo rateo della somma richiesta a titolo estorsivo per il recupero delle macchine agricole, culminato con l’arresto, presso località Sferro, frazione del comune di Paternò, del soggetto colto in possesso delle banconote consegnate dalle vittime e il contestuale fermo nei confronti degli altri due uomini. I tre sono finiti in carcere.
