Yacht affondato nel Palermitano, recuperata l’ultima dispersa: la famiglia Lynch ringrazia i soccorritori

Yacht affondato nel Palermitano, recuperata l’ultima dispersa: la famiglia Lynch ringrazia i soccorritori

Sono passate da pochi minuti le 13 quando gli speleosub del Corpo nazionale dei vigili del fuoco portano a riva il corpo di Hannah Lynch, l’ultima dispersa del naufragio del Bayesian, lo yacht di 45 metri andato a fondo nelle acque di Porticello.

Con il ritrovamento del corpo della 18enne il bilancio, tragico, è ufficiale: 15 salvati, 7 le vittime. Poco dopo la Guardia Costiera dichiara definitivamente concluse le operazioni di Sar, Search and Rescue: tutto quello che i soccorritori italiano potevano fare è stato fatto.

Un’operazione complessa e difficile, quella messa in campo dalle autorità italiane: i 40 sommozzatori del Corpo nazionale, tra cui 11 speleo sommozzatori abilitati alto fondale addestrati a scendere fino a 50 metri di profondità sott’acqua, si sono immersi in acqua per 4.370 minuti in 123 immersioni dalla notte del 19 agosto fino a recuperare tutti i dispersi. Il plauso è unanime, a partire dalla famiglia Lynch «devastata, sotto shock» ma, si legge in una nota affidata a un portavoce e riportata dalla Bbc, «riceve conforto e sostegno dai familiari e dagli amici» e vorrebbe «ringraziare sinceramente la guardia costiera italiana, i servizi di emergenza e tutti coloro che hanno contribuito al salvataggio». Una la richiesta: «che la loro privacy venga rispettata in questo momento di indicibile dolore», conclude il portavoce della famiglia che conta due vittime, Mike Lynch, proprietario dello yacht, e la figlia Hannah, 18 anni.

Conclusa la prima fase, ora toccherà alle indagini chiarire cosa è successo nelle prime ore del mattino del 19 agosto, quando uno yacht da 56 metri considerato inaffondabile è andato a picco, causando la morte di 7 persone. Le prime indiscrezioni degli inquirenti parlano di una catena di errori umani: 16 i minuti in cui tutto sarebbe successo, dalle prime avvisaglie della tormenta che si è abbattuta sul palermitano al naufragio. Le indagini si preannunciano lunghe e complesse, così come le fasi di recupero del relitto, già definita una `piccola Concordia´ dai soccorritori. Come allora, adesso inizierà il lungo percorso per portare fuori dall’acqua il Bayesan.

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